A più di una settimana dagli incidenti particolarmente sanguinosi avvenuti nella prigione centrale di Makala a Kinshasa, permangono ancora dubbi sul numero dei morti e la repressione del tentativo di evasione di massa dei detenuti continuano a suscitare indignazione sia nel Paese che nel mondo. Lo evidenzia una rassegna stampa fatta da Radio Okapi, in cui si apprende ad esempio che i servizi sono ancora al lavoro per cercare di svelare il mistero che ha portato alla morte di 129 detenuti, secondo il bilancio ufficiale.
Dopo aver fatto il punto su quanto accaduto in questa prigione, sottolinea Le Quotidien, il capo dello Stato congolese ha chiesto che la commissione d’inchiesta istituita fornisca il rapporto entro 7 giorni. Sul posto, nella prigione centrale di Makala, sono già state adottate misure per riportare l’ordine. L’acqua e l’elettricità sono già state ripristinate e anche misure di sostegno per le donne violentate.
Citato nelle colonne di EcoNews, il presidente Felix Tshisekedi ha anche invitato a riflettere sulla possibilità di creare un servizio di intelligence carceraria chiamato ad anticipare e prevenire il ripetersi di questo tipo di incidenti non solo a Makala, ma in tutte le carceri del Paese. Il settimanale precisa che l’indagine richiesta dal Presidente della Repubblica dovrà anche accertare le responsabilità, in modo che vengano sanzionati i facinorosi, siano essi interni o esterni all’istituto penitenziario.
Fino ad ora, nota Congo Nouveau, il governo congolese non è stato in grado di identificare i corpi delle persone uccise durante la fuga da un carcere all’inizio del mese. Questo portale rileva, tuttavia, che le circostanze del tentativo di fuga dal carcere di Makala, che conta dieci volte più detenuti della sua capienza, rimangono poco chiare.
Intervenendo su France 24, ricorda Infos 27, il ministro Patrick Muyaya ha espresso l’impegno del governo a coinvolgere le Ong e l’Ufficio congiunto per i diritti umani delle Nazioni Unite nell’inchiesta per far luce sulle circostanze della tragedia che ha lutto la prigione centrale di Makala.