Martin Fayulu, il candidato sconfitto alle elezioni del dicembre 2018 nella Rd Congo, ha chiesto che si tenga un nuovo voto. L’appello è solo l’ultimo di una serie e contesta i risultati delle elezioni che, a suo parere, sono stati manipolati per favorire Felix Tshisekedi (che sarebbe stato sostenuto dall’ex presidente Joseph Kabila).
La richiesta di Fayulu è contenuta in una lettera che ha scritto ai leader africani che partecipavano al 32 ° summit dei capi di Stato dell’Unione africana. La lettera, rilanciata anche su Twitter, chiede che il voto si svolga entro sei mesi. La lettera, datata 8 febbraio, è intitolata: «La crisi elettorale post nella Rd Congo. L’Ua non ha però confermato la ricezione della lettera.
Il presidente Tshisekedi era ad Addis Abeba per il summit, il primo da quando ha prestato giuramento a gennaio. Si è incontrato con diverse controparti in tutta la regione, in particolare con Paul Kagame del Ruanda, Uhuru Kenyatta del Kenya e Cyril Ramaphosa in Sudafrica.
Tshisekedi, figlio di un veterano leader dell’opposizione, Etienne Tshisekedi, ha vinto, in base ai risultati ufficiali, con oltre il 38% dei voti contro il 34,8% di Fayulu.