Sarà un governo di tecnici senza etichette politiche quello annunciato la sera del 24 agosto da Hichem Mechichi, il Primo ministro tunisino designato. Ora il governo, il secondo in sei mesi, attende l’approvazione del Parlamento entro i prossimi dieci giorni. Su 28 ministri e segretari si Stato, molti dei quali funzionari o esponenti del mondo accademico, 8 sono donne.
Il 46enne Mechichi, Ministro dell’Interno, è il terzo capo di governo designato dalle elezioni legislative di ottobre 2019, da cui è risultato un Parlamento caratterizzato da una moltitudine di forze antagoniste. A luglio, era stato scelto dal presidente Kais Saied per formare il governo. Formando un’equipe politica che comprende i membri di diversi partiti, il Primo Ministro ha risposto all’appello del principale partito, Ennhada, di ispirazione islamista, e del suo alleato liberale Qalb Tounes.
Numerosi partiti parlamentari hanno tuttavia denunciato di essere stati esclusi, ed evocano la necessità di votare la fiducia a questo governo per evitare di trascinare il Paese verso elezioni legislative anticipate.
Non poche sfide attendono il neo-governo: realizzare delle riforme nel settore pubblico, affrontare l’alto tasso di disoccupazione (18%), riprendere le discussioni sul programma quadriennale ormai scaduto con il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) e, naturalmente, affrontare la gestione del Covid-19.
Fonte: Rfi