L’organizzazione non-governativa Medici senza frontiere (Msf) ha reso noto ieri in un comunicato ufficiale di avere sospeso le proprie attività nella cittadina di Djibo, nel nord del Burkina Faso, motivando la decisione con ragioni di sicurezza. Djibo, capoluogo della provincia di Soum nella regione del Sahel del Burkina Faso, è infatti circondata e assediata dai gruppi jihadisti e da settimane si registrano numerosi attacchi e scontri che stanno velocemente lacerando la sicurezza in città.
La Ong, nel motivare la sua decisione, spiega che il mese scorso, il 2 settembre per la precisione, uno dei suoi dipendenti è rimasto ucciso in “circostanze ancora poco chiare”.
A queste difficoltà si sommano anche quelle della logistica, con i convogli che devono essere scortati dall’esercito, che deve quindi utilizzare uomini per queste attività togliendoli dal dispositivo di sicurezza attorno alla cittadina.