di Valentina Geraci – Centro studi AMIStaDeS
JobClinic online è la piattaforma in Italia, pensata da ItaliaHello e Joel Nafuma Refugees Center con il contributo di Only The Brave Foundation, non solo per fare matching tra aziende e cittadini con background migratorio, ma con l’obiettivo quotidiano di offrire percorsi ad hoc per orientamento al lavoro e valutazione competenze al fine di rendere gli utenti sempre più autonomi e indipendenti per muoversi liberamente, e in maniera consapevole, nel mercato del lavoro.
Nigeria, Ghana, Mali, Senegal i Paesi di maggior provenienza dei cittadini che, una volta in Italia tra percorsi d’accoglienza e ricerca di opportunità lavorative, spesso si ritrovano smarriti in contesti ancora nuovi, complessi o con difficoltà alle volte anche linguistiche.
Le due organizzazioni hanno quindi creato uno strumento a portata di click, tra un computer o un cellulare, gratuito e ricco di opportunità. Job clinic è apprezzato da aziende nazionali e non solo. Tra le diverse realtà che hanno aderito convintamente al progetto Eataly, Decathlon, Yellow Square.
Tra l’impegno a mantenere in regola la propria documentazione, tra corsi di italiano e continui approcci con nuovi contesti, per un cittadino con background migratorio, come per tutti noi, il lavoro diventa fondamentale.
Trovare un lavoro è una delle tappe più importanti quando si arriva in un nuovo Paese, sia per godere di un potere d’acquisto sia per conoscere nuove persone, creare nuove relazioni ed esercitarsi con le proprie competenze linguistiche, imparando nuove parole e conoscendo contesti differenti.
Sta di fatto che, ahimé, tante persone da poco in Italia, o uscite da poco da percorsi di accoglienza, continuano oggi ad avere difficoltà per muoversi autonomamente alla ricerca di un lavoro o per riconoscere e valorizzare il proprio sapere e le proprie competenze. Diversi gli ostacoli nel farsi conoscere nel mercato del lavoro, tra un punto di ristoro e un artigiano, tra il settore dei servizi e quello primario, non sapendo come muoversi autonomamente né spesso dove, come e a chi poter presentare la propria candidatura.
Per rispondere a questa esigenza, a quasi un anno dalla sua creazione, la piattaforma Jobclinic, unica nel suo genere in Italia, sta ottenendo i risultati sperati al momento della messa in atto: matching tra grandi aziende italiane e lavoratori con background migratorio; sempre più momenti di formazione e informazione e, soprattutto, percorsi personalizzati per offrire agli utenti registrati nuovi strumenti in nome di una maggiore loro autonomia e consapevolezza guardando al mercato lavorativo italiano. L’obiettivo resta quello di creare uno spazio di inserimento lavorativo ma anche di scelta personale.
Jobclinic, piattaforma digitale e gratuita, è stata sviluppata da due organizzazioni italiane, ItaliaHello e JoelNafumaRefugee center con il contributo di Only the Brave Foundation a Roma, accompagnando lo strumento digitale a uno Sportello informativo in presenza per cittadini con background migratorio e con un servizio di accompagnamento nel supporto legale e amministrativo per la corretta finalizzazione del contratto agli imprenditori e alle aziende coinvolte.
Se da un lato Jobclinic permette quindi ai cittadini di creare un CV corretto e completo, di trovare offerte di lavoro adatte alle proprie capacità e competenze e di ricevere aiuto per l’invio della candidatura con una preparazione ad hoc in vista di un colloquio di lavoro, dall’altro numerosi sono gli incontri di formazione su temi che riguardano il lavoro più in generale, i momenti di scambio con imprenditori e quelli per far conoscere più nel dettaglio alcuni settori lavorativi.
Parte attiva di un processo di inclusione sociale è il gruppo di diverse organizzazioni e aziende italiane, accompagnate dallo staff in tutto il processo di valutazione, selezione e inizio percorso lavorativo degli utenti, che hanno abbracciato fin da subito la mission di Jobclinic.
A distanza di circa un anno dalla sua realizzazione, la piattaforma vanta un buon numero di utenti con vari profili e provenienti da diversi Paesi. Più nel dettaglio sono 1066 gli utenti oggi registrati (di cui 144 solo nel mese di giugno), grandi realtà aziendali già operative e coinvolte su Roma e diversi i momenti di formazione promossi.
Nigeria, Mali, Ghabon, Senegal e Ghana i Paesi di maggiore provenienza degli utenti.
Solo nel corso del mese di giugno, per fornire dei numeri ancora più in dettaglio, con alcune delle aziende partner sono stati organizzati una decina di persone per colloqui conoscitivi, e di queste alcune sono state selezionate per iniziare un percorso lavorativo. A questi numeri si affiancano i colloqui e i percorsi di orientamento portati avanti dal team di Jobclinic per individuare i profili più ricercati dalle aziende.
“I risultati che stiamo raggiungendo sono frutto di un percorso congiunto che offre la possibilità agli iscritti della Piattaforma di muoversi autonomamente in uno spazio aperto, mobile, accessibile in maniera facile e gratuita; permettendo di poter usufruire di un accompagnamento individuale, anche in presenza. Ci impegniamo a orientarli all’identificazione del futuro lavoro, alla scelta delle opportunità offerte dalle aziende partner e a una più ampia comprensione dei contesti professionali di inserimento. Il lavoro che stiamo portando avanti con le aziende è anche di ridefinzione dei profili in termini di diversity management e di “riscrittura” del profilo canonico, dai requisiti rigidi e poco permeabili alle esperienze informali e ai vissuti di cui sono intrise le biografie professionali della maggior parte dei nostri iscritti”, condivide Monica D’Angelo, project manager del progetto “Job Clinic online” esperta in diversity management, inclusion and human development.
Considerato il successo e i risultati ottenuti da JobClinic a Roma, l’idea attuale è quella di continuare a rafforzare le collaborazioni sul territorio, allargando le attività anche su Firenze a partire dal mese di settembre.
L’obiettivo su più larga scala resta quello di creare e nutrire questa espansione, coinvolgendo sempre più realtà nazionali, reti di aziende e possibili nuovi partner.
Insieme, per costruire comunità più forti e più inclusive che offrano a tutti le stesse possibilità.
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