Sono 20 milioni ogni anno le persone che fuggono dalla propria casa a causa di disastri o emergenze naturali. La questione ambientale non è più solo una materia riservata agli scienziati, ma tocca tutti perché viola nel profondo i diritti umani. Per questo motivo la terza edizione del Festival dei diritti umani che si terrà alla Treinnale di Milano dal 20 al 24 marzo sarà dedicata proprio ai temi della natura. «Una. Per tutti. Non per pochi» è il titolo di questa edizione della kermesse che sarà incentrata sulla devastazione della Terra: inquinamento, profughi ambientali, impazzimento climatico, ma anche segnali della consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza.
«Il nostro pianeta – hanno spiegato gli organizzatori nella conferenza stampa che si è tenuta ieri, 21 febbraio, a Milano – sta subendo mutazioni dovute all’azione umana. Schiacciato dal prelievo insensato e iniquo dei suoi beni comuni, l’ambiente viene consumato per soddisfare un bisogno immediato e la risposta della politica tende a esaurirsinel breve termine. Pochi decidono per tutti, mettendo a rischio diritti elementari: la salute, il cibo, la vita. La sfida è urgente: cambiare l’economia per proteggere la nostra casa comune, per garantire uno sviluppo sostenibile e, insieme, i diritti della nostra e delle generazioni future».
Temi che toccano direttamente anche il continente africano schiacciato da uno sfruttamento insensato delle risorse naturali che va a beneficio di attori esterni.
Il festival prevede alla mattina appuntamenti pensati appositamente per gli studenti delle superiori con proiezioni di documentari e testimonianze (prevalentemente la mattina); al pomeriggio e alla sera una programmazione di docuemntari e film; dibattiti con intellettuali e studiosi; mostre fotografiche. La rivista «Africa» collaborerà con il festival e Marco Trovato, direttore editoriale, sarà relatore in un incontro il 23 marzo.
L’ingresso è gratuito.