I cambiamenti tecnologici e legislativi stanno riducendo la domanda di manodopera straniera, tra quella mozambicana, nell’industria mineraria sudafricana. Alcune delle miniere d’oro e di platino hanno chiuso, mentre altre stanno licenziando minatori. C’è una tendenza a passare da un settore estrattivo labour intensive a uno capital intensive. La militanza dei sindacati sudafricani ha portato a un aumento dei salariali per i minatori, ma i datori di lavoro hanno risposto riducendo il numero di lavoratori impiegati.
La nuovo legislazione sudafricana porterà anche a una riduzione del numero di lavoratori stranieri impiegati nelle miniere. Le nuove norme impongono gli imprenditori ad avere una forza lavoro composta da un massimo di 40% di minatori reclutati da fuori del Sudafrica. Una misura che penalizza Mozambico, Lesotho, Botswana e Swaziland.
(03/07/2015 Fonte: Agência de Informação de Moçambique)
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