Il bilancio delle vittime del ciclone Freddy, che ha attraversato il Madagascar martedì e mercoledì, è salito a sette e 78.078 persone sono state colpite, secondo le statistiche provvisorie diffuse dall’Ufficio nazionale per la gestione dei rischi di catastrofe (Bngrc) ieri sera.
Alcuni dei morti sono stati vittime di case crollate, altri sono stati travolti dalla pioggia. Secondo il Bngrc, più di 3.000 case sono state sommerse dall’acqua, mentre altre 9.000 sono state danneggiate e un migliaio completamente distrutte. Le autorità, i partner e le organizzazioni della società civile si stanno alternando sul campo per fornire i primi aiuti di emergenza alle popolazioni colpite.
Secondo il servizio di comunicazione della Presidenza, il presidente Andry Rajoelina si recherà nel distretto di Mananjary oggi, per valutare la situazione delle vittime, informarsi sulle loro necessità e fornire l’assistenza necessaria. Il capo dello Stato si unirà alla squadra governativa che si trova sul posto da ieri. Mananjary è il distretto più colpito dal passaggio di Freddy, con un alto numero di vittime e ingenti danni materiali.
Il ciclone tropicale Freddy è entrato in Madagascar martedì sera ed è uscito dal Canale di Mozambico il pomeriggio successivo. Si tratta della seconda formazione ciclonica che colpisce la Big Island quest’anno.
Il porto di Beira, in Mozambico, è stato chiuso in vista dell’arrivo del ciclone tropicale Freddy alla regione meridionale del Paese. Beira è la quarta città più grande del Mozambico e il suo porto si trova sulla foce del fiume Pungwe, che scorre verso lo Zimbabwe. In un comunicato, l’operatore del porto ha dichiarato che tutte le previsioni indicano la probabilità che il ciclone colpisca la città. Le operazioni riprenderanno non appena le condizioni meteorologiche miglioreranno, ha specificato Cornelder de Moçambique in un comunicato.
“Facciamo appello ai nostri clienti che hanno camion in viaggio verso il porto di Beira affinché rimangano in luoghi più sicuri fino al miglioramento delle condizioni meteorologiche”, si legge nella nota. Le scuole sono state chiuse nelle aree ritenute ad alto rischio, soprattutto nelle province costiere di Inhambane e Sofala. Forti venti sono stati avvertiti nelle aree in cui è previsto che il ciclone arrivi oggi.
Anche lo Zimbabwe sta intensificando le misure precauzionali in vista dell’arrivo del ciclone Freddy previsto per oggi. Le lezioni e i trasporti sono stati sospesi in alcune zone dell’est, compresa la capitale Harare. Le scuole saranno utilizzate come zone di evacuazione. Nelle aree in cui si prevedono venti forti e rovesci, sono state prese misure per evitare possibili inondazioni.
Anche altri Paesi della regione, come il Mozambico e il Sudafrica, stanno adottando misure preventive. Ieri Maputo ha dichiarato l’allarme rosso in tutto il Paese e ha evacuato alcuni insediamenti nel sud del Paese.