Sostegno alle forze armate mozambicane e apprezzamento alla proposta di creazione di una forza di intervento regionale, senza tuttavia prendere alcuna decisione in merito: sono queste le conclusioni del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri della Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Sadc) svoltosi ieri a Maputo per discutere la situazione della sicurezza nella provincia settentrionale di Cabo Delgado.
Secondo un comunicato ufficiale diffuso al termine del vertice, i leader del blocco regionale hanno concordato di convocare un nuovo vertice straordinario, da tenersi entro il prossimo 20 giugno, durante il quale potrebbe essere presa una decisione sull’istituzione o meno della forza di intervento regionale il cui invio nella provincia di Cabo Delgado era stato suggerito da una missione di valutazione tecnica della stessa SADC all’indomani dell’attacco tra marzo e aprile dei jihadisti di al-Shabaab contro la località di Palma.
Al vertice di Sadc hanno partecipato i leader di Sudafrica, Botswana, Malawi, Tanzania e Zimbabwe
I media che riportano la notizia aggiungono che, al termine dell’incontro, il presidente mozambicano Filipe Nyusi ha dichiarato che i leader regionali hanno concluso il vertice con un senso più chiaro dei “passi concreti” che devono essere presi per sedare la violenza.
“Abbiamo adottato misure volte a eliminare alla radice le azioni terroristiche rafforzando la capacità operativa delle forze di difesa e di sicurezza (del Mozambico)”, ha detto Nyusi precisando che esistono già dei piani per migliorare la sicurezza delle frontiere e prendere di mira le fonti di finanziamento dei militanti.
Diversi osservatori ritengono tuttavia che Nyusi sarebbe contrario allo spiegamento nel suo Paese di una forza di intervento militare regionale, preferendo piuttosto negoziare l’aiuto militare di singoli Paesi e società militari private mantenendo in questo modo maggiore controllo sulle operazioni