Il medico congolese Denis Mukwege, premio Nobel per la pace 2018, ha pubblicato una lettera aperta in cui chiede alle Nazioni Unite il rinvio del ritiro della forza multinazionale Monusco dall’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc).
Mukwege parla di “ritiro precipitoso” dei caschi blu della missione Onu, la più lunga, e ad oggi infruttuosa, nella storia delle Nazioni Unite, che nonostante questo opera “in un contesto di guerra” e il cui ritiro “rischia di lasciare un vuoto di sicurezza estremamente pericoloso per l’esistenza stessa della Rdc e disastroso per la protezione dei civili e della stabilità”.
Mukwege, che vive a Bukavu e ogni giorno svolge il lavoro di ginecologo e chirurgo presso la sua fondazione, il Panzi hospital, si è detto “preoccupato” per l’escalation di violenza degli ultimi mesi e “per il suo impatto sulle popolazioni”, citando “il reclutamento e l’impiego di bambini come soldati” da parte dei gruppi armati parte del conflitto e “le violenze sessuali” usate come arma di guerra. Ad oggi, Mukwege quantifica gli sfollati in 7 milioni di persone.
Dopo 25 anni nell’est della Repubblica democratica del Congo, “è normale pensare a una strategia di ritiro”, ma forse questa andrebbe rivista perché non è stata soddisfatta “nessuna delle condizioni minime necessarie” per ritirare le truppe internazionali dal suolo congolese, un ritiro chiesto dal capo dello Stato della Rdc, Felix Thisekedi.