Nata nei sobborghi di Dar es Salaam negli anni ’90, la Bongo Flava ha trasformato la scena musicale dell’Africa orientale fondendo hip-hop, Afrobeat e tradizione swahili. Nonostante la crescente popolarità sulle piattaforme di streaming, oggi gli artisti faticano a trarne profitto, spesso per mancanza di formazione su diritti digitali e gestione dei contenuti.
Fiore all’occhiello della tradizione musicale tanzaniana, la Bongo Flava, genere capace di unire hip-hop, Afrobeat e swahili è oggi in crisi a causa della pirateria. Una piaga che riduce fortemente i guadagni degli artisti e la gestione del loro lavoro nell’era digitale. La pirateria musicale in Tanzania non è un fenomeno recente: secondo quanto riportato da Africanews, le sue radici risalgono già al 1976, con l’introduzione delle audiocassette, che hanno segnato l’inizio della diffusione non autorizzata della musica nel Paese.
Bongo Flava nasce negli anni ’90 nelle strade di Dar es Salaam. Questo genere fonde hip-hop americano, R&B, reggae, Afrobeat e melodie tradizionali swahili. Il termine “Bongo” deriva dal soprannome della città di Dar es Salaam, che significa “cervello” (dal kiswahili), in riferimento alla necessità di “usare la testa” per sopravvivere in città. “Flava” invece è una variante stilizzata di “flavour”, cioè “sapore”. I re indiscussi di questo genere musicale sono Diamond Platnumz, Ali Kiba (foto di apertura), Harmonize, Rayvanny, Zuchu.
Non solo musica: la Bongo Flava si è proposta da sempre come megafono per i pensieri dei giovani e come strumento di cambiamento.
Oggi questo genere sta conquistando sempre più spazio sulle principali piattaforme di streaming con milioni di visualizzazioni, attirando l’attenzione del pubblico internazionale. Tuttavia, per valorizzarlo davvero e sostenere gli artisti, è fondamentale investire nell’educazione digitale e nella formazione all’uso consapevole delle piattaforme. “La conoscenza su come guadagnare dallo streaming è arrivata solo di recente. Non abbiamo ricevuto un’adeguata formazione, e i pochi che sanno come funziona preferiscono tenere tutto per sé, a proprio vantaggio,” ha dichiarato Abdul Sykes. Il talento non basta più. Senza conoscenze su contratti e royalties, si rimane bloccati,” aggiunge Dupy Beats, produttore musicale.
Sospesa tra tradizione e futuro, con il potenziale di diventare uno dei più importanti export culturali dell’Africa contemporanea, la Bongo Flava è a un bivio.