Si è tenuta ieri a piazza Garibaldi, a Napoli, una manifestazione delle diaspore burkinabé, maliana e nigerina a sostegno delle autorità del Sahel. Nel comunicato stampa in cui si annunciava l’incontro, firmato dal “Movimento patriottico della diaspora degli Stati uniti del Sahel (Le mouvement patriotique de la diaspora de l’Aes), si annunciava il sostegno della diaspora internazionale per affrontare le sfide di sicurezza e sovranità che i Paesi saheliani stanno affrontando e costruire un futuro migliore per i cittadini di questi Paesi.
Assimi Goita, Ibrahim Traoré e Abdourahamane Thani, i tre colonnelli che oggi guidano i Paesi saheliani, sono stati i protagonisti assoluti della manifestazione, dai manifesti fino agli appelli in piazza: i loro volti erano sulle magliette dei partecipanti, su striscioni e sui manifesti. Presenti in piazza tanti giovani della diaspora, famiglie e bambini, molti dall’Emilia, dove c’è il nocciolo duro della diaspora burkinabé.
Musica, discorsi patriottici, slogan contro la Francia e contro l’imperialismo occidentale in Africa, i presenti hanno rivendicato orgoglio di appartenenza e speranza verso il futuro: sono centinaia le persone che si sono avvicendate sul palco per dire la loro, chi con toni duri, chi in rima con un pezzo rap e chi, invece, ha comunicato tramite le sue lacrime il proprio orgoglio e senso di appartenenza. Presenti in piazza, e sul palco, anche alcuni esponenti diplomatici di questi Paesi.
La manifestazione, iniziata alle 14 e faticosamente chiusa alle 20, con tante persone che non volevano lasciare la piazza, è importante per le autorità militari dei Paesi saheliani: i governi golpisti infatti hanno bisogno del sostegno della diaspora internazionale per affrontare le sfide interne e progettare il futuro, al netto del fatto che nessuna delle tre giunte militari dei paesi dell’Aes ha oggi un’orizzonte politico chiaro per la restituzione del potere ai civili.