di Giulia Filpi
Il quotidiano panarabo Asharq al-Awsat ha pubblicato questa settimana un lungo articolo in cui approfondisce il tema dei presunti viaggi illegali diretti dalla Libia agli Stati Uniti, passando per il Nicaragua e altri Paesi. Gli Usa, si legge sul portale, sarebbero diventati infatti una nuova destinazione per centinaia di persone migranti in partenza dal Paese nordafricano.
Mentre, nelle scorse settimane, circolavano notizie su voli che trasportavano migranti da Bengasi all’aeroporto di Managua in Nicaragua, una fonte dell’aeroporto di Benina, nella Libia orientale, avrebbe dichiarato ad Asharq al-Awsat che tutti i voli organizzati sono “legali e tutti i passeggeri rispettano le procedure riconosciute a livello internazionale”. La fonte ha inoltre insistito sul fatto che si sta “lavorando per rafforzare le misure di contrasto all’immigrazione irregolare”.
Il 18 maggio, un Boeing 777 appartenente alla compagnia aerea libica Ghadames è atterrato all’aeroporto di Managua dall’aeroporto di Benina, con 367 passeggeri indiani a bordo. Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano francese Le Monde, lo stesso aereo ha effettuato un volo simile il 23 dello stesso mese con 298 indiani a bordo. La Ghadames ha rifiutato di commentare queste notizie.
Diverse fonti di stampa internazionali riferiscono che i voli su questa rotta arrivano all’aeroporto Augusto Sandino del Nicaragua, da cui i migranti proverebbero a entrare negli Stati Uniti attraverso il confine meridionale. Le statistiche delle Nazioni Unite mostrano che la Libia ospita circa 704.000 migranti di 43 nazionalità, secondo i dati raccolti da 100 comuni libici a metà del 2023.
Secondo informazioni riportate da Le Monde, a trasportare i cittadini indiani a maggio sarebbe stato un aereo, acquistato dalla compagnia libica alla fine del 2023, che avrebbe effettuato due voli di andata e ritorno verso l’aeroporto di Tashkent in Uzbekistan prima di dirigersi in Nicaragua, senza compiere nessun’altra missione dalla data del suo acquisto.
Un ricercatore del Royal United Services Institute for Defence and Security Studies, Jalal Harchaoui, punta il dito verso “reti criminali” che permetterebbero ai migranti clandestini di raggiungere l’Europa e l’America. “Prendere migranti dall’Uzbekistan o dall’India e promettere loro che raggiungeranno il sud degli Stati Uniti, attraversando diversi Paesi e continenti, in modo irregolare, è possibile solo grazie a reti criminali transnazionali, con la complicità di alcuni Stati”, accusa Harchaoui parlando ad Asharq al-Awsat.
Il quotidiano ricorda inoltre un episodio precedente in cui le autorità francesi avevano deciso di trattenere, a dicembre, all’aeroporto di Vatry, un aereo della Legend Airlines rumena, con più di 300 passeggeri indiani a bordo, per indagare sui sospetti di traffico di esseri umani.
Secondo dati dell’Inter-American Dialogue, un centro studi di Washington, da maggio 2023 sarebbero atterrati all’aeroporto di Managua 1.145 voli charter provenienti da diversi Paesi latinoamericani, ma anche da Libia e Marocco.
Nel 2021, le autorità del Nicaragua hanno deciso di aprire le porte ai migranti provenienti da diversi Paesi, consentendo loro di entrare senza visto in cambio del pagamento di una tassa: Washington ha esortato i Paesi di transito a sud del continente a imporre visti ed emesso sanzioni contro le compagnie aeree che collaborano nel facilitare il trasporto di migranti tramite voli charter.