Assume contorni ancora più pesanti il bilancio ufficiale reso noto ieri sera dal governo nigerino: sono 137 i civili uccisi e molti altri i feriti nell’attacco di domenica contro diversi villaggi e campi profughi nel dipartimento di Tillia, nella regione di Tahoua, vicino al confine con il Mali. Il governo ha inoltre decretato un lutto nazionale di tre giorni a partire da oggi. Nella sua dichiarazione, il governo ha condannato un “atto barbaro”, il quarto massacro di civili dall’inizio dell’anno, “perpetrato da individui senza fede né legge”. Ha invitato la popolazione a “essere più vigile” e ha assicurato la propria determinazione a “continuare la lotta al terrorismo fino alla vittoria finale”. L’attacco è attribuito a non meglio precisati “banditi armati”, ma nella zona sono presenti i terroristi dello Stato islamico nel Grande Sahara, gruppo che fa capo ad Abu Walid al Sahrawi.
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Almeno 40 civili sono stati uccisi ieri in Niger nell’attacco ai villaggi di Intazayene, Bakorat e Akifakif, nel dipartimento nordoccidentale di Tillia, nella regione di Tahoua, non lontano dal confine …
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In seguito dell’attacco costato la vita ad almeno 58 civili lunedì 15 marzo nella regione di Tillaberi, a Banibangou, non lontano dal confine maliano, tra la popolazione sale la frustrazione …
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Sono ameno 58 le persone uccise e molti i feriti nell’attacco che ha preso di mira, lunedì 15 marzo, gli abitanti dei villaggi di ritorno dal mercato settimanale di Banibangou, …
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L’assegnazione del premio africano per la leadership della Mo Ibrahim Foundation al presidente uscente del Niger, Mahamadou Issoufou, non convince gli attivisti dell’antenna nigerina del movimento “Tournons la page” (Tlp, …
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Mahamadou Issoufou, dimissionario presidente del Niger, ha vinto il primo premio africano per la leadership della Mo Ibrahim Foundation.
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La tensione è palpabile a Niamey, la capitale del Niger dove mercoledì sera è rientrato il candidato sconfitto al secondo turno delle elezioni presidenziali del 21 febbraio, l’ex presidente Mahamane …
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Hama Amadou, leader del primo partito d’opposizione Moden Fa Lumana Africa, è stato trasferito ieri nel carcere di Filingué, circa 180 km a nord-est da Niamey, capitale del Niger.
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Due persone sono morte e centinaia sono state arrestate nelle violenze post-elettorali che stanno interessando in queste ore il Niger
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L’avversario di Bazoum al ballottaggio, l’ex presidente Mahamane Ousmane, respinge i risultati ufficiali e si dice il vero vincitore delle elezioni con il 50,3% delle preferenze.
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si è aggiudicato il ballottaggio con il 55,75% delle preferenze, battendo il candidato dell’opposizione, Mahamane Ousmane, fermo al 44,25%.
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Sette agenti elettorali sono rimasti uccisi nell’esplosione di una mina, ma la giornata stata per il resto complessivamente tranquilla e le operazioni di voto si sono svolte regolarmente.
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Il Paese del Sahel, crocevia di migranti, diventato fondamentale per gli equilibri geo-strategici di una regione minata dall’instabilità, va alle urne per scegliere il presidente. Il ritratto dei due candidati …
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È firmato da 102 intellettuali nigerini un “Appello al sussulto patriottico” diffuso dalla capitale del Niger, Niamey, allorché la nazione si prepara a tornare alle urne il 21 febbraio per …