Un’organizzazione nigeriana per la difesa dei diritti umani, gli Avvocati della giustizia sociale per tutti (Asja), hanno chiesto al presidente Muhammadu Buhari di non concedere alcuna amnistia ai Vendicatori del Delta del Niger, il gruppo armato che nelle ultime settimane si è reso protagonista di diversi attacchi contro le compagnie petrolifere attive nel sud del paese. Lo riporta l’agenzia di stampa “Ecofin”. L’appello è stato lanciato dopo l’annuncio di un cessate il fuoco con i miliziani e in vista di negoziati che potrebbero essere aperti a condizioni di un’amnistia nei confronti di questi ultimi. Secondo Torkuma Ventius, presidente dell’Asja, i Venditatori del Delta del Niger tuttavia “sono dei criminali e vanno trattati come tali”.
“Il gruppo ha distrutto installazioni petrolifere e di gas, proprietà dello stato. La sua azione ha avuto un impatto grave su tutta la regione e su tutto il paese. Si tratta di terroristi che non devono beneficiare di alcun trattamento di favore da parte del governo federale”, ha spiegato l’attivista. Ventius ha così suggerito alle autorità nigeriane di rifiutare la proposta di amnistia avanzata da alcuni dirigenti influenti, la quale potrebbe avere il solo effetto di incoraggiare la criminalità, e ha invitato il governo a rendere pubblici i termini dell’accordo per il cessate il fuoco concluso con i militanti. Gli attacchi dei Vendicatori del Delta del Niger hanno provocato negli ultimi mesi un grave calo della produzione petrolifera, dalla quale la Nigeria – appena entrata in fase di recessione – dipende per il 70 per cento delle sue entrate.
(07/09/2016 Fonte: Agenzia Nova)
