Nel 2020, la Norvegia accoglierà 600 migranti evacuati dai centri di detenzione libici e trasferiti in Ruanda. Secondo quanto riferito dalle autorità di Oslo, questa iniziativa dovrebbe scoraggiare il traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo e dare modo ai migranti di raggiungere l’Europa in condizioni di legalità e sicurezza. A settembre, il governo di Kigali ha firmato un accordo con l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) e l’Unione africana per reinsediare i migranti che erano detenuti nei centri libici. Il Ruanda ha accettato di ospitare questi migranti in attesa di un loro ricollocamento in Europa o un rimpatrio (qualora sia possibile).
Secondo quanto riferisce l’emittente britannica Bbc, Joeran Kallmyr, ministro della Giustizia norvegese, ha annunciato che il suo Paese è disposto ad accogliere un centinaio dei circa 500 rifugiati ma, ha aggiunto, «è importante dimostrare che noi non supportiamo i cinici trafficanti di esseri umani, ma al contrario accogliamo le persone che hanno bisogno di protezione in una maniera ordinata e organizzata. Un campo di accoglienza come quello del Ruanda può aiutarci in questo sforzo».
Il Ruanda ha accettato di accogliere, in varie tranche, circa 30mila rifugiati e richiedenti asilo africani, tenuti nei centri di detenzione della Libia. Attualmente, i migranti alloggiano nel centro di transito di Gashora, a circa 55 km (34 miglia) a sud della capitale, Kigali e sono principalmente cittadini eritrei e somali.