La mancanza di ghiaccio e di fondi non sono bastati per far desistere il giovane team nigeriano, i “Broomzillas”, che è riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi giovanili invernali che si stanno tenendo in questi giorni a Gangwon, in Corea del Sud. La loro tenacia ha permesso loro un traguardo storico, aldilà delle vittorie: sono la prima squadra africana di curling a raggiungere le Olimpiadi giovanili invernali.
Il curling è una disciplina che si gioca sul ghiaccio. Due squadre devono far scivolare delle pietre con l’impugnatura su un pavimento di ghiaccio verso un’area detta casa, contrassegnata da tre anelli concentrici. Non ci si aspetterebbe mai che questo sport abbia presa in Nigeria, dove manca il ghiaccio e l’inverno. Ma i fatti hanno superato le aspettative. In Nigeria si allena duramente una squadra che è riuscita a qualificarsi per le Olimpiadi invernali giovanili in corso in Corea. Un gruppo di adolescenti nigeriani, tra i 15 e i 18 anni ha fatto la storia come la prima squadra africana di curling a qualificarsi per le Olimpiadi invernali giovanili. Pazienza se i primi match non sono andati molto bene, in qualche modo hanno già vinto. “Non abbiamo ghiaccio nel nostro Paese, quindi possiamo allenarci solo su una superficie dura”, ha detto Danmola Fatiu poco dopo la sconfitta per 20-1 della Nigeria contro il Giappone nella partita di apertura del girone a squadre miste.
Non è stato facile qualificarsi. La squadra non ha le risorse e non può contare su alcun riconoscimento governativo. “Nonostante non avessimo un ambiente ghiacciato naturale, dal 2018 abbiamo scelto il curling, ma dal governo non è arrivato alcun supporto per aiutare le nostre ambizioni”, spiega l’allenatore. Le difficoltà sono partite proprio da questo, non solo la mancanza di neve. Come racconta la Bbc, i giocatori si sono allenati su dei tappeti in un appartamento di Lagos. Secondo il presidente della Nigerian Curling Federation (NCF) Daniel, Damola Oyedepo, la maggior parte dei giocatori non aveva praticato questo sport sul ghiaccio fino alle qualificazioni del 2022. “È un risultato storico per noi, essendo il primo di questo genere in tutta la regione africana”.
Se il curling ha preso piede in Nigeria lo si deve a Daniel Damola, presidente della Nigeria Curling Federation (NCF) che per primo ha introdotto questo sport nel paese dell’Africa occidentale nel 2017. “Fare curling su una superficie dura è molto difficile, perché non si pratica la tecnica dello scivolamento”, spiega Demola sul sito della competizione. Per compensare la mancanza dei ghiaccio l’NCF ha recentemente installato a Lagos un ausilio per l’allenamento indipendente dalla temperatura che imita le proprietà di attrito del ghiaccio. Ma non è proprio la stessa cosa e la differenza gli atleti l’hanno scoperta sul campo delle Olimpiadi. Ma i giocatori non desistono: “Dobbiamo lavorare sulla tecnica mentre mi muovo, perché sono caduto tre volte”, ammette uno di loro.
Le prime vittorie hanno portato h un po’ di grinta ai giovani giocatori. La Nigeria ha vinto due partite nella seconda partita, una sconfitta per 22-2 contro il Turkiye.
Gli atleti nigeriani sono i primi a qualificarsi come squadra, ma non sono gli unici a rappresentare il continente. Dali Shabonna dal Lesotho partecipa con lo slittino monobob. Per la stessa disciplina ci sono Beya Mokrani e Sophie Ghorbal. Per lo sci c’è la keniana Issa Laborde e Ashley Ongonga, che è destinata a diventare la prima sciatrice di fondo donna del continente. Per lo sci ci sono anche la sudafricana Lara Matkthaler e l’algerino Abderrahmane Bouderbala, riporta Okay Africa.