Il Sudan, nazione-cerniera tra il mondo arabo e l’Africa nera, è dilaniato da una guerra civile scatenata dalla bramosia di potere di due generali e alimentata dagli interessi geostrategici di potenze straniere. Le stragi quotidiane dei civili non fanno notizia e non suscitano alcuna reazione della comunità internazionale, a differenza di ciò che accade per le guerre in Ucraina o in Palestina. Come mai questo silenzio assordante? A questa domanda – e ad altri interrogativi cruciali – risponde il giornalista sudanese Mustafa Karim, intervistato dal direttore della Rivista Africa, Marco Trovato
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