La Società nazionale del petrolio della Liberia (Nocal) ha licenziato ieri tutti i suoi 200 dipendenti. Lo si apprende dai media locali che hanno rilanciato una nota diffusa dalla stessa compagnia di proprietà dello Stato nella quale si precisa che il licenziamento di tutti i lavoratori (quadri e personale di base) è collegata al basso prezzo del petrolio sui mercati internazionali e serve ad evitare il fallimento.
“Nonostante gli sforzi della direzione di applicare le misure di austerità per gestire la situazione, la caduta continua del prezzo del petrolio ha severamente minato le capacità della Nocal di far fronte ai propri obblighi” si legge nella nota.
Nella comunicazione si precisa che nuove assunzioni verranno presto realizzate sulla base di norme più chiare e più trasparenti e grazie all’aiuto di un consulente esterno convocato dalla direzione per riprendere il processo di selezione degli impiegati.
La Nocal è uno dei principali contributori al debole bilancio nazionale liberiano. Il settore degli idrocarburi in Liberia sta vivendo la sua alba e negli ultimi anni alcune compagnie, tra cui le americane Anadarko e Chevron, hanno avviato operazioni di prospezione.
(26/08/2015 Fonte: Atlasweb)
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