di Céline Camoin
Più di 26 milioni di piantine sono state aggiunte alla cosiddetta “barriera verde” algerina, nell’ambito dell’attuale programma 2020-2023, secondo l’ultimo rapporto annunciato da un funzionario della Direzione generale delle Foreste (Dgf).
Queste piantagioni sono state realizzate su un’area di 43.558 ettari, ha detto all’Aps Saliha Fortas, direttrice della lotta contro la desertificazione e della barriera verde. Secondo le sue spiegazioni, la scelta delle superfici e delle specie da piantare risponde a criteri ecologici, “ma entra in gioco anche l’aspetto economico e sociale”.
Al di là dell’importanza ecologica di questo lavoro forestale che consiste nel proteggere le regioni settentrionali dall’erosione e dall’insabbiamento causati dalle tempeste di sabbia, Fortas ha insistito sul suo interesse socioeconomico. “La sua riabilitazione ed estensione, attualmente rilanciata come parte di una strategia rinnovata, contribuiranno ulteriormente alla prosperità delle popolazioni che vivono nei suoi spazi”, ha affermato.
“Le statistiche ufficiali del 2008 parlavano già di 7 milioni di abitanti in questi questi spazi. Il loro numero dovrebbe attualmente raggiungere i 12 milioni”, ha aggiunto Fortas, affermando che il nuovo programma della barriera verde adotta un approccio integrato che risponde ai bisogni e alle aspirazioni di queste popolazioni tenendo conto delle vocazioni e delle potenzialità di questi spazi.
La piantumazione prevede alberi rustici come l’olivo, il pistacchio, il mandorlo, il carrubo e il fico d’india, baluardo naturale contro gli incendi boschivi oltre all’utilità delle sue foglie utilizzate come foraggio per il bestiame.
“Incoraggiamo fortemente gli agricoltori, le donne e i giovani a impegnarsi in questo ambizioso programma”, ha raccomandato Fortas, sottolineando il sostegno fornito dal ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale per sostenerli in particolare attraverso formazione gratuita, agevolazioni amministrative e finanziamenti gli aiuti concessi dal credito Rfig nonché i prestiti concessi ai giovani tramite il regime Anade (ex Ansej).
Estesa su una superficie di 4,7 milioni di ettari ripartiti su 13 wilaya e 1200 località, la barriera verde costituisce il 63% della zona pastorale con una superficie superiore a 2,33 milioni di ettari composta da sparto e foraggio.
Le origini del progetto agroecologico della barriera verde risalgono agli anni ’70.