Il governo somalo ha approvato ieri un disegno di legge volto a rafforzare gli sforzi per combattere i crimini marittimi come la pirateria e i rapimenti in mare, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dell’ampia costa del Paese per le attività economiche.
Il disegno di legge contro la pirateria e i rapimenti, che prevede sanzioni severe per le persone coinvolte in crimini marittimi, è stato presentato al governo dal ministro della Giustizia e degli Affari costituzionali Hassan Moalim Mohamud. Il disegno di legge sarà ora sottoposto all’approvazione del Parlamento.
Oltre a definire i reati rilevanti e a specificare le sanzioni corrispondenti, il disegno di legge fornisce linee guida chiare per la gestione dei sospetti di pirateria e le procedure di detenzione. Il ministro Mohamud ha detto che il nuovo quadro legislativo rafforzerà le azioni contro la pirateria e i rapimenti nelle acque lungo la costa somala e in altre aree marittime internazionali, definendo l’iniziativa di legge “una pietra miliare significativa” nel frenare la pirateria e nel garantire un processo giudiziario giusto e trasparente per chi viene accusato di questi crimini.
“La legge del 1975 attualmente in vigore non riesce ad affrontare la complessità dei crimini che spesso oltrepassano i nostri confini. È imperativo che le nostre leggi si allineino agli standard internazionali e soddisfino le esigenze legali della nostra società” ha detto il ministro, ripreso dai media somali. Negli ultimi dieci anni, molti cittadini somali accusati di attività di pirateria sono stati arrestati, processati e condannati nei Paesi vicini per reati commessi lungo le loro coste.