L’Etiopia, Paese privo di sbocco sul mare, per la maggior parte del suo commercio marittimo deve avvalersi della collaborazione con il vicino Gibuti. Ieri, riporta Reuters, un accordo importante stava per cambiare gli assetti. Lunedì, il primo ministro etiope Abiy Ahmed e il presidente del Somaliland Muse Bihi Abdif hanno firmato ad Addis Abeba un accordo in grado di aprire la strada all’Etiopia per avviare operazioni marittime commerciali, concedendogli l’accesso a una base militare affittata sul Mar Rosso. L’accordo prevedeva in cambio il riconoscimento del Somaliland, attualmente non riconosciuto dalla comunità nazionale come nazione indipendente.
Il Somaliland comprende il territorio che un tempo apparteneva alla Somalia britannica e ha dichiarato l’autonomia dalla Somalia nel 1991, ma senza il riconoscimento internazionale. La Somalia afferma che il Somaliland fa parte del suo territorio.
L’accordo con l’Etiopia poteva essere un passo per uscire dall’isolamento, ma la reazione della Somalia ha cambiato le carte in tavola. “Il passo dell’Etiopia… mette in pericolo la stabilità e la pace della regione”, ha affermato il gabinetto della Somalia in una dichiarazione dopo una riunione di emergenza, riporta Reuters.
Oggi il governo somalo ha dichiarato infatti che il patto firmato dalla regione separatista del Somaliland con l’Etiopia, che le consente di utilizzare il porto di Berbera sul Mar Rosso, è nullo.
La Somalia ha anche richiamato il suo ambasciatore in Etiopia per le deliberazioni sull’accordo portuale del Somaliland.