di Valentina Giulia Milani
A otto mesi dal colpo di Stato che ha deposto Ali Bongo, il generale Brice Oligui Nguema, attuale leader della giunta militare in Gabon, si candida ufficialmente alla presidenza per le elezioni del 12 aprile.
A quasi otto mesi dal colpo di Stato che ha rovesciato il presidente Ali Bongo, il generale Brice Oligui Nguema, attuale capo della giunta militare al potere in Gabon, si candida ufficialmente alla presidenza della Repubblica. Le elezioni sono previste per il 12 aprile e potrebbero segnare un possibile passaggio da guida militare a leader democraticamente eletto in uno dei principali Paesi produttori di petrolio dell’Africa centrale.
Nguema, 50 anni, era comandante della Guardia repubblicana al momento del golpe dell’agosto 2023 contro il suo lontano cugino Ali Bongo, erede di una dinastia che ha governato il Gabon per 56 anni, tra il padre Omar e lo stesso Ali. Il colpo di Stato è stato accolto con favore da una parte consistente della popolazione, esasperata dalla corruzione diffusa e dalla persistente povertà nonostante le ricchezze petrolifere del Paese.
Nei giorni successivi alla presa di potere, Nguema aveva promesso una transizione verso un governo civile, ma lo scorso mese ha annunciato la sua candidatura. Secondo le previsioni citate da Reuters, il generale parte favorito in una corsa con otto candidati, tra cui il principale sfidante Alain Claude Bilie By Nze, ultimo primo ministro sotto Bongo.
Il suo consenso si fonda anche sull’approvazione, nel novembre scorso, di una nuova Costituzione promossa dalla giunta e approvata con il 92% dei voti, e su una campagna anti-corruzione condotta in maniera visibile e spettacolare. Subito dopo il colpo di Stato, Nguema ha pubblicamente redarguito i vertici di enti pubblici, dando loro 48 ore per restituire fondi sottratti, e ha dato il via a indagini che hanno portato all’arresto di vari dirigenti e all’audizione di funzionari pubblici da parte di una commissione anticorruzione.

Tuttavia, permangono dubbi sulla trasparenza del processo elettorale. Secondo Rogers Orock, esperto di Gabon alla Lafayette College (Stati Uniti) citato da Reuters, “la vera portata delle riforme di Nguema sarà visibile solo dopo l’inizio del suo mandato da presidente civile”.
Alcuni osservatori sottolineano anche la presenza di ombre sul patrimonio personale di Nguema. Un’inchiesta del Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp) ha rivelato che nel 2020 il generale aveva acquistato tre proprietà nello Stato americano del Maryland per oltre 1 milione di dollari in contanti.
Mentre la popolazione gabonese si prepara a tornare alle urne, resta da capire se il voto del 12 aprile sarà un reale momento di transizione democratica o un consolidamento del potere militare in abiti civili.