“Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa”: questo il nome di un progetto dedicato al rafforzamento del dispensario medico del centro Don Bosco Ngangi di Goma, voluto dalla famiglia di Elisa Claps per realizzare il sogno della giovane ragazza uccisa a soli 16 anni di diventare un medico e operare nel continente africano. La sua famiglia, che ha scoperto di questo suo desiderio leggendo i suoi diari, ha promosso una raccolta fondi per avviare il progetto, in collaborazione col VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Oggi, giovedì 12 settembre, in contemporanea a Potenza e a Goma, si terranno due manifestazioni per presentare l’iniziativa.
Portare una luce tra tante tenebre. È questo il senso del progetto “Il Cuore di Elisa nel Cuore dell’Africa” che collega in maniera intima la storia drammatica di Elisa Claps, l’adolescente potentina uccisa nel settembre del 1993 ad appena 16 anni da un giovane di sua conoscenza, Danilo Restivo, il cui cadavere è stato rinvenuto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità ben 17 anni dopo, nel marzo del 2010, a quella di centinaia di migliaia di individui travolti dal conflitto ormai permanente nell’est della Repubblica Democratica del Congo.
A Potenza si terrà il 12 settembre un evento dalle ore 20.00 presso il Teatro comunale Francesco Stabile incentrato sulla presentazione del progetto. Parteciperanno, oltre a Gildo Claps, Gianmarco Saurino l’attore che ha interpretato Gildo nella fiction Rai “Per Elisa – Il caso Claps”, l’amministrazione comunale che ha patrocinato l’evento, rappresentanti del VIS e dell’associazione Libera Potenza. Nel contempo, a Goma sarà installata una targa intitolata a Elisa Claps e al progetto nella sala d’aspetto.
“Avrei tanto voluto esserci di persona – ha dichiarato Gildo Claps, fratello di Elisa – ma ciò che importa è che il sogno di Elisa prenda finalmente vita. Ad accogliere i tanti che ne avranno bisogno ci sarà lei e i tanti amici che negli anni hanno mantenuto viva la sua memoria e ne hanno condiviso il desiderio di donarsi agli altri. Oggi a Goma il cuore di Elisa torna a battere dopo un silenzio lungo 30 anni”.
L’iniziativa, realizzata dal VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, una delle Ong di ispirazione Salesiana molto attiva nel Sud del mondo, è dedicata al rafforzamento del dispensario medico che serve la popolazione residente e un numero enorme e sempre crescente di profughi che affollano il campo sfollati a ridosso del dispensario stesso. Il progetto prevede un programma dedicato alla nutrizione di bambini e bambine da 0 a 5 anni ed è stato lanciato a ottobre 2023 d’accordo con la famiglia di Elisa, che ha voluto così onorare il suo desiderio di diventare medico e operare in Africa. Nel 2024 il progetto è stato rinnovato per adattarlo ai crescenti bisogni della popolazione.
La Repubblica Democratica del Congo è uno dei paesi più grandi dell’Africa, con una popolazione di oltre 102 milioni di persone. Affronta gravi sfide con il 70% della popolazione che vive in condizioni di impoverimento estremo, accesso limitato ai servizi sanitari, instabilità politica e gravi problemi ambientali. A ciò, si aggiunge un terribile stato di guerra che interessa particolarmente le regioni orientali del Paese, dove si calcola che siano attive tra le 100 e le 150 milizie armate. Goma, la capitale del Kivu del Nord, è l’epicentro degli scontri tra l’esercito regolare e le milizie, ed è proprio qui che sorge il Centro Don Bosco Ngangi dove è stato allestito un campo sfollati che ospita 30mila persone fuggite dalla guerra. Il campo, proprio a ridosso del centro, si estende a perdita d’occhio. Il colera e la fame rappresentano i nemici principali. Quasi il 90% dei bambini piccoli soffre di malnutrizione.
Grazie al progetto il Cuore di Elisa nel Cuore dell’Africa e alla raccolta fondi che la rete solidale messa su dal VIS e la famiglia Claps sta realizzando da ormai oltre un anno, si potrà allestire la sala d’attesa e acquistare nuovi macchinari, riuscendo così a rafforzare il dispensario medico del centro Don Bosco Ngangi di Goma, che attualmente fornisce cure mediche essenziali a migliaia di persone ogni giorno. Per il recente acuirsi degli scontri, i conseguenti problemi di sicurezza e l’ingente arrivo di sfollati, le necessità si sono moltiplicate e sono emerse nuove urgenze tra le quali l’intervento focalizzato su bambine e bambini da 0 a 5 anni che mostrano segni precoci di malnutrizione e su donne in gravidanza o in fase di allattamento.
La sala d’attesa dove ogni giorno i pazienti attendono di essere curati verrà rinnovata e attrezzata, e porterà il nome di Elisa. Grazie al progetto ogni giorno i destinatari dell’intervento potranno ricevere al mattino un alimento proteico arricchito (mais, frumento e soia), oltre a medicine di base e, se necessario, anche latte oltre a un pasto solido.
“Siamo onorati e grati che la nostra organizzazione possa essere uno strumento attraverso cui portare un po’ di luce in una storia di cronaca oscura come quella di Elisa Claps ad oltre trent’anni dalla scomparsa – ha dichiarato Michela Vallarino Presidente del VIS -. Nella Repubblica Democratica del Congo, uno dei paesi più poveri e instabili del mondo, in cui VIS opera dal 2002, la memoria di questa giovane vita spezzata e di tutta la sofferenza che la sua uccisione ha portato si tramuterà in speranza di vita per tante bambine e bambini di Goma e per le loro famiglie”.
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