C’è una donna ghanese che sta sfidando il mondo del pugilato: si chiama Abigail Kwartekaa Quartey ha 28 anni e a novembre è diventata la prima campionessa mondiale di pugilato femminile del Ghana. A distanza di qualche mese non sono solo le vittorie a far parlare di lei. Sul ring la pugile combatte ogni giorno non solo le sue avversarie, gli stereotipi, a favore di un’uguaglianza di genere nello sport.
Tra le sportive del continente che stanno cambiando la storia dello sport, non si può non citare Abigail Kwartekaa Quartey. A novembre, Quartey ha fatto la storia conquistando un titolo mondiale mai raggiunto da nessun’altra donna ghanese: ha vinto il WIBF World Super Bantamweight, in una sfida contro la britannica Sangeeta Birdie alla Bukom Boxing Arena di Jamestown.
Abigail Kwartekaa Quartey, riporta un ritratto di Africanews, è nata a Jamestown, storico quartiere di Accra. Oggi fa parte della rosa delle leggende del pugile ghanese, assieme ai noti Azumah “The Professor” Nelson, Bukom Banku e Ike Quartey. Rispetto a loro il suopercorso per arrivare a dove è ora è stato più complesso, avendo dovuto interfacciarsi con le aspettative sociali e le norme di genere del suo Paese, dove il pugilato è ancora considerato più uno sport maschile. Abituata a confrontarsi con avversari sul ring, la giovane pugile non si è tirata indietro e ha perseverato, anche se non tutti nella sua famiglia hanno sostenuto la sua scelta.
La passione per la boxe è nata per caso, sulle orme del fratello, anche lui pugile, che ha capito tra i primi il suo talento. Il resto della famiglia ha provato più volte a dissuaderla.
“Non avevano mai visto una donna fare boxe. Poi per fortuna, il mio allenatore mi ha incoraggiata, e ora sono una pugile professionista”, racconta alla medesima fonte.
Il valore della sua vittoria continua mesi dopo. “C’erano già donne nella boxe prima di me, ma non erano autorizzate a viaggiare fuori dal Ghana. Sono stata la prima donna a farlo con la nazionale dei Black Bombers, e ora sono la prima a vincere un titolo mondiale per il Ghana,” Aldilà del successo personale, la pugile è fiera della strada tracciata per le prossime generazioni di giovani donne che sognano un futuro sul ring.