a cura di Claudio Agostoni
Esule in Scandinavia dal 2014, è il cantautore egiziano Ramy Essam che in piazza Tahir, al Cairo, nel 2011 cantò la protesta degli egiziani che portò alla caduta di Hosni Mubarak. Il nuovo lavoro è un disco di electro-rock, Metgharabiin (Outsiders), dove Ramy ha infilato ricordi dei suoi ascolti giovanili, legati alla wedding band di suoni tradizionali diretta dal padre, ed echi di Ahmed Adaweya, l’icona della shaabi music. Ma ci sono anche riverberi dei suoni del rap cresciuto all’ombra delle piramidi e l’influenza nu-metal dei Linkin Park. I testi parlano di militanza, dolore e speranza. Spiccano El Amiis El Karooh, struggente ballata dedicata al poeta Galal El-Behairy, e Lagl Tentesri, frustata rock incentrata sulla vicenda del dissidente Ahmed Saad Douma (attivista graziato da al-Sisi la scorsa estate dopo dieci anni di carcere).