Dall’inizio di gennaio sono circa 70.000 le persone, principalmente donne, bambini e anziani, che sono fuggite dai combattimenti nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) per raggiungere il Burundi. Lo ha quantificato il Programma alimentare mondiale (Pam), che lunedì sera ha diffuso una dichiarazione ufficiale.
Secondo il Pam, si tratta del “più grande afflusso di rifugiati che il Burundi abbia visto negli ultimi decenni”, un flusso che è quotidiano. Dragica Pajevic, vicedirettrice regionale del Pam in Africa orientale, attualmente impegnata sul campo proprio in Burundi, ha detto che in poche settimane il numero dei rifugiati è più che raddoppiato e che i fondi attuali non sono sufficienti a sopperire alle esigenze umanitarie: “Le nostre risorse disponibili sono limitate e siamo costretti ad adattare le nostre operazioni e ridurre le razioni per raggiungere quante più persone possibile”.
Il Pam spiega che gli spostamenti transfrontalieri di rifugiati verso i Paesi confinanti con la Repubblica democratica del Congo, in particolare Ruanda, Uganda e Tanzania, si stiano intensificando, mentre il conflitto si aggrava nella parte orientale della Rdc, minacciando di aggravare la fame in tutta la regione. Delle 70.000 persone arrivate in Burundi dalla Rdc nelle ultime settimane, 60.000 sono state registrate per ricevere aiuti alimentari, raddoppiando il numero totale di rifugiati assistiti dal Pam a 120.000 persone in poche settimane.
In questo contesto, intervistato dalla Bbc, il presidente burundese Évariste Ndayishimiye ha dichiarato di avere ricevuto “informazioni credibili” secondo cui il Ruanda starebbe pianificando un attacco proprio al Burundi tramite il gruppo Red tabara, che Ndayishimiye sostiene essere “simile all’M23”, armato e sostenuto da Kigali. Il Ruanda ha già risposto, definendo le dichiarazioni del presidente burundese “sorprendenti” e insistendo sul fatto che i due vicini stanno collaborando sui piani di sicurezza per il loro confine comune, chiuso da più di un anno, ed ha anche negato di avere legami con il gruppo ribelle Red tabara.