di Céline Camoin
Sono deludenti i risultati ottenuti dai 15 Stati membri della Comunità economica dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas) nella lotta contro il riciclaggio di denaro, secondo Edwin Harris, direttore generale del Gruppo d’azione intergovernativa contro il riciclaggio di denaro in Africa occidentale (Giaba).
“Mentre completiamo il secondo ciclo di valutazioni reciproche nel novembre 2024, i risultati ottenuti dai 15 Stati membri dell’Ecowas riflettono un quadro affliggente della nostra regione ed evidenziano la necessità per tutti noi di raddoppiare i nostri sforzi e lavorare duramente per farlo cambiare la realtà delle cose”, ha detto, durante la 28esima riunione del comitato ministeriale Giaba, secondo l’agenzia senegalese Aps.
“La maggior parte dei nostri Stati membri valutati finora hanno ottenuto scarsi risultati negli aspetti relativi all’efficacia della loro valutazione reciproca”, ha riferito il funzionario. “È giunto il momento che i membri del Comitato interministeriale prendano l’iniziativa per garantire l’efficacia dei nostri quadri giuridici e della nostra legislazione sulla lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e alla proliferazione, cosa che aumenterà il livello di efficienza per il ciclo successivo”, ha precisato.
Dopo che l’organismo tecnico ha esaminato alcune questioni e formulato suggerimenti, il comitato ministeriale si è riunito in Senegal a Pointe Serene (Mbour, ovest) per convalidare tali suggerimenti e garantire l’esistenza di mezzi per migliorare la situazione.
Il ministro senegalese della Giustizia e Guardasigilli, Ousmane Diagne, ha assicurato al Comitato l’impegno del suo dipartimento “ad attuare tutte le raccomandazioni relative alla prevenzione, all’individuazione, al perseguimento penale, alle condanne e al recupero dei beni, sulla base di un’ampia cooperazione internazionale”.
Ha inoltre ricordato che le nuove autorità senegalesi prestano particolare attenzione alla lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e la proliferazione delle armi, uno dei pilastri principali di una politica di buon governo.