Un altro gruppo di rifugiati burundesi ha iniziato il viaggio di ritorno a casa dal Ruanda. Sono 511 persone che saranno ospitate nel campo di transito di Songore in Burundi, dove rimarranno per tre giorni. Verranno quindi portati a Kirundo, provincia al confine settentrionale tra Burundi e Ruanda. Questo è il terzo gruppo rimpatriato dal 27 agosto (portando il numero totale dei rimpatriati a circa 2.000) grazie a un’intesa tra i capi dell’intelligence dei due Paesi.
Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, più di 6.500 rifugiati nel campo di Mahama – il più grande insediamento di rifugiati burundesi in Ruanda – avrebbe chiesto ufficialmente di tornare a casa. L’agenzia, in collaborazione con le autorità ruandesi e burundesi, prevede di rimpatriare 500 rifugiati ogni settimana.
Per ospitarli, l’Unhcr prevede inoltre di costruire un centro di transito più grande in Burundi, vicino al confine con il Ruanda. Chi sceglie di tornare a casa riceve una sovvenzione in contanti di 75 dollari per adulto e 35 per i bambini, razioni di cibo e utensili. Ricevono anche cure mediche incluso il test Covid-19.
Dal 2017, oltre 89.000 rifugiati sono tornati in Burundi, la maggior parte di essi proviene dalla Tanzania e, in numero minore, da Kenya e Rd Congo. Erano fuggiti nei Paesi vicini a seguito delle violenze elettorali nel 2015.