Il generale Khalifa Haftar ha chiesto alla Russia di porre fine all’embargo sulle armi in vigore contro la Libia, di fornire armi e attrezzature militari alle forze libiche sotto il suo comando nell’Est del Paese e di “avviare un’operazione militare anti-islamista come quella in Siria”. Lo ha reso noto una fonte diplomatica russa, citata dal quotidiano Izvestia, al termine dell’incontro avvenuto ieri a Mosca tra il rappresentante speciale di Haftar, Abdel Basset Badri, e il viceministro della Difesa russo Mikhail Bogdanov. “Badri è venuto a Mosca per un giorno – ha detto la fonte – nel corso del colloquio con Bogdanov è stata discussa la questione della revoca dell’embargo sulle armi. I libici ci stanno chiedendo di fornire loro armi di piccolo calibro, ma anche attrezzature, tra cui aerei. Hanno anche chiesto a Mosca di avviare un’operazione militare anti-islamista in Libia simile a quella in corso in Siria”.
Il quotidiano Izvestia ha precisato che Badri è arrivato in Russia il 26 settembre e il messaggio sarebbe stato subito consegnato, poi l’incontro si è tenuto ieri.
La notizia è stata rilanciata, con grande risalto, dall’agenzia ufficiale russa Sputnik, che ha ricordato la visita in Russia dello stesso Haftar lo scorso giugno. Il generale che guida le forze libiche nell’Est del Paese non ha mai riconosciuto il governo di unità nazionale guidato da Fayez Sarraj, insediato a Tripoli e sostenuto dalla comunità internazionale. Nelle scorse settimane le sue truppe hanno strappato alle forze che sostenevano il governo di Sarraj il controllo dei siti petroliferi del Paese.
(28/09/2016 Fonte: AskaNews)
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