“Chiunque abbia a che fare con l’entità sionista è un traditore e colpevole di alto tradimento (…) È possibile fare riferimento all’articolo 60 del Codice penale per incriminare qualsiasi tradimento”: parole del presidente tunisino Kais Saied, pronunciate nel fine settimana in un discorso alla nazione.
Il presidente si esprimeva venerdì mentre all’Assemblea era in corso un dibattito sull’adozione di un Ddl sulla criminalizzazione dei rapporti con Israele.
“Per me la parola normalizzazione non esiste, perché questo concetto riflette uno spirito disfattista che non ha nulla a che vedere con quello dei combattenti sui campi di battaglia. In un momento in cui i palestinesi si trovano ad affrontare aggressioni barbare e le leggi umane e divine vengono violate, il conflitto diventa legale” ha affermato.
Saied si è infatti espresso contro il dibattito parlamentare in questo momento, ritenuto inutile e sterile, persino pericoloso per la nazione.
“La posizione della Tunisia contro la normalizzazione con Israele è irreversibile” ha affermato.
Il capo dello Stato ha inoltre sottolineato che la Costituzione del 25 luglio 2022 sostiene tutte le cause giuste, in particolare quella del popolo palestinese e il suo diritto a uno Stato sovrano, con al-Quds come capitale.