I deputati dell’Assemblea legislativa della transizione del Burkina Faso hanno adottato nei giorni scorsi, all’unanimità, come motto “La Patria o la morte, noi vinceremo”, che era in uso quando al governo vi era il capitano Thomas Sankara (1983-1987), in sostituzione del motto intitolato “Unità – Progresso – Giustizia”.
Il testo, che è stato approvato dal Parlamento di transizione con 71 voti su 71, sarà sottoposto al Consiglio costituzionale prima della sua promulgazione da parte del presidente burkinabé.
Thomas Sankara, arrivato al potere con un colpo di Stato il 4 agosto 1983, aveva avviato numerose riforme in Burkina Faso, tra cui il cambio del nome del Paese da Alto Volta a Burkina Faso, che significa “patria degli uomini integri” in lingua nazionale (combinazione del moré e del dioula), nonché la modifica del motto nazionale.
Nel 1997, il motto introdotto dal capitano Thomas Sankara fu cambiato in “Unità – Progresso – Giustizia” durante il regime di Blaise Compaoré, che lo aveva rovesciato il 15 ottobre 1987 con un colpo di Stato in cui Sankara fu ucciso.
Secondo le attuali autorità burkinabé, questa reintroduzione del motto nazionale adottato durante il periodo rivoluzionario sotto la guida del Consiglio nazionale della rivoluzione (Cnr) del capitano Thomas Sankara mira a “rafforzare il sentimento patriottico e a conformare le disposizioni della Costituzione all’uso e alla volontà popolare”.
“Nonostante il cambiamento di motto avvenuto nel 1997, si nota che ‘La Patria o la morte, noi vinceremo’ resta e rimane nella coscienza popolare un simbolo importante quando si tratta di affermare il sentimento patriottico e l’accettazione del sacrificio supremo per la Nazione”, aveva spiegato il governo burkinabé durante il consiglio dei ministri del 21 agosto scorso.