Quattro persone, tutti prigionieri detenuti nel campo di Roux, a Bangui, capitale della Repubblica centrafricana (Rca), sono attualmente in sciopero della fame per protestare contro le condizioni di detenzione cui sono sottoposti e, in generale, contro la loro stessa detenzione, definita “ingiusta e illegale”. Lo si apprende dall’emittente francese Rfi.
I quattro scioperanti non sono esattamente detenuti comuni. Uno è Martin Joseph Figueira, un cooperante belga di origini portoghesi dipendente della Ong americana Fhi360, arrestato il 25 maggio dai mercenari russi della Wagner a Zemio, nel sud-est della Rca, prefettura di Haut-Mbomou, accusato di essere una spia statunitense, di spionaggio e di mettere a rischio la sicurezza nazionale. Secondo la procura di Bangui, avrebbe avuto contatti con diversi leader di milizie armat e membri della comunità Fulani (la Ong americana si occupa, ufficialmente, di transumanza e del mondo pastorale in generale). Figueira sta ricevendo visite e assistenza dalla rappresentanza belga a Bangui ma avrebbe deciso di rifiutare i pasti giornalieri e, da domenica, assume unicamente acqua macchiata con un po’ di caffè solubile.
Ieri, per la prima volta dal 25 maggio, la Ong americana è uscita dal silenzio in cui si era chiusa dal giorno dell’arresto, dicendosi “estremamente preoccupata” e di sperare in una “rapida risoluzione” del caso: la procura centrafricana lo accusa di mettere in pericolo la sicurezza dello Stato e di spionaggio, di essere parte attiva di un “ramo terroristico internazionale ” con ramificazioni in sei paesi, tra cui la Rca e la Rdc. In un comunicato stampa diffuso ieri, la Fhi260 (Family health international 360) ha dato per la prima volta informazioni sulla missione che Figueira stava conducendo al momento del suo arresto: secondo l’Ong, il belgasi trovava nella Rca per sostenere “l’elaborazione di un progetto incentrato sulla riduzione della povertà, sull’incremento dell’economia di opportunità e sulla prevenzione della violenza di genere”. Inoltre, Figueira ha sempre lavorato nel settore umanitario, sviluppando una profonda conoscenza del mondo pastorale e della transumanza in Africa centrale, avendo lavorato in particolare per l’Unione europea, l’International crisis group e i Parchi africani. La Ong ha respinto tutte le accuse contro il suo cooperante e accusato gli inquirenti centrafricani di aver estorto informazioni a Figueira in maniera illegale, ad esempio costringendolo a sbloccare il telefono sotto la minaccia delle armi. Il suo avvocato chiederà inoltre un cambiamento del luogo di detenzione, perch Figueira ha espresso timori per la sua sicurezza nel campo di Roux.
Il cittadino europeo condivide la sua cella, a Roux, con Dominique Yandocka, deputato centrafricano dell’opposizione arrestato il 15 dicembre perché accusato di cospirazione: nonostante non sia mai stata revocata l’immunità parlamentare, Yandocka, che soffre di problemi renali e cardiaci, resta agli arresti e già lo scorso mese di marzo aveva inscenato una protesta, digiunando per diversi giorni.
Gli altri due detenuti attualmente in sciopero della fame sono, come Figueira, anch’essi cittadini stranieri: si tratta dei due franco-algerini, Osmani Samir Antonio e Bensalem Hacade, arrestati il 10 giugno a Bangui sempre dai mercenari della Wagner. Operanti nel settore minerario, in seguito al loro arresto i Wagner hanno prodotto e diffuso diverse fotografie che mostrano un vero e proprio arsenale militare in dotazione ai due. Accusati di voler destabilizzare il Paese, di spionaggio e di attentato alla sicurezza nazionale, alcuni giornali di Bangui sostengono siano in realtà vittime di un conflitto d’affari con alcuni potenti imprenditori di Bangui. Attualmente, si trovano ristretti nell’infermeria del campo Le Roux di Bangui e rifiuterebbero il cibo da domenica.