Africa 2023 – il racconto fotografico di un anno denso di eventi che hanno scosso il continente
Donne etiopi sfollate della città di Semera si riparano sotto scatole di cartone (Eduardo Soteras / Afp).
Nuove tensioni attraversano l’Etiopia e rischiano di far deflagrare sanguinosi scontri armati su base etnica, dagli effetti potenzialmente devastanti per il Paese più grande e ricco del Corno d’Africa, popolato da oltre 120 milioni di persone. A generare inquietudine è soprattutto il deteriorarsi della situazione nelle regioni settentrionali, già interessate da una guerra durata due anni (che potrebbe aver causato 600.000 morti e danni per 20 miliardi di dollari), e conclusasi con l’accordo di pace del novembre 2022, tra il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray e il governo federale del primo ministro Abiy Ahmed Ali.
Il 4 agosto Addis Abeba ha dichiarato lo stato d’emergenza nella regione Amhara (nord-ovest), dove da mesi si moltiplicano gli scontri tra le forze governative e le milizie locali, chiamate Fano, che avevano aiutato l’esercito governativo ad avere la meglio sui tigrini durante la guerra ma che oggi rifiutano l’integrazione nell’esercito nazionale e rappresentano una minaccia alla pace. La stabilità è a rischio anche nella regione degli Oromo, che sono la maggioranza nel Paese. L’Etiopia è una repubblica federale i cui equilibri e confini regionali, disegnati su base etnica, appaiono sempre più precari.