L’Organizzazione del mondo islamico per l’educazione, le scienze e la cultura (Icesco) ha avviato un progetto a sostegno dell’istruzione delle ragazze sfollate in Burkina Faso. In un comunicato, l’organizzazione ha annunciato l’iniziativa denominata “Sostegno educativo e sociale alle ragazze sfollate interne e agli internati”, con l’obiettivo di “promuovere l’istruzione e l’autonomia di questa categoria vulnerabile, fornendo loro competenze e fiducia per diventare future leader”.
L’insicurezza in Burkina Faso ha causato una grave crisi umanitaria, esponendo le giovani ragazze a diversi tipi di abusi e aumentando il rischio di abbandono scolastico. In questo contesto, l’Icesco si propone di raggiungere tre obiettivi principali: migliorare i risultati scolastici, creare ambienti di apprendimento sicuri e fornire alle ragazze competenze in leadership e informatica.
Per raggiungere questi obiettivi, il progetto prevede diverse iniziative, tra cui la costruzione e la ristrutturazione di strutture sanitarie nelle scuole, programmi di supporto scolastico e sessioni di tutoraggio per aiutare le giovani a superare le difficoltà e costruire un futuro migliore. Le città di Kaya, Ouahigouya, Gaoua e Banfora saranno le principali beneficiarie di questo programma, che avrà una durata di un anno.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Commissione nazionale burkinabé per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) ed è finanziata dalla Fondazione Heydar Aliyev della Repubblica dell’Azerbaigian.