di Giulia Filpi
L’uso di mercenari siriani nell’est della Libia continua, ed è stato istituito un nuovo centro di addestramento guidato da quattro russi vicino a Bengasi. Lo scrive il sito di notizie libico al-Wasat, citando un recente studio dell’Istituto Polacco per la Politica Estera, intitolato “Il Gruppo Wagner in Africa: una nuova versione della presenza militare russa”.
Il rapporto analizza quindi le implicazioni delle recenti evoluzioni della presenza russa in Africa, indicando che, dopo la morte del fondatore del cosiddetto gruppo Wagner, Evgeny Prigozhin, l’attività dei mercenari russi in Libia è diminuita, ma Mosca ha stretto nuovi accordi militari con le autorità dell’est della Libia nel settembre 2023.
Secondo le fonti citate nello studio, l’accordo potrebbe includere la permanenza di navi russe nel porto di Tobruk, attraverso una base attualmente in costruzione. Il maresciallo Khalifa Haftar ha anche cercato di ottenere sistemi di difesa aerea e addestramento per piloti e forze speciali. Nel 2024, nonostante un numero stimato di circa 800 militari russi in Libia, non sono stati segnalati grandi movimenti diretti da parte loro. Tuttavia, secondo l’indagine condotta dal progetto francese “Tutti gli occhi su Wagner”, ci sono stati intensi movimenti di riorganizzazione di individui legati all’esercito russo in Libia negli ultimi mesi, portando a un aumento, smentito dalla diplomazia russa, di 1.800 elementi.
In aprile, sono state trasportate grandi quantità di rifornimenti militari russi a Tobruk, provenienti da Tartus, in Siria. Alcuni combattenti africani sono stati ricollocati in Niger, mentre i mercenari siriani hanno ricevuto attrezzature militari in almeno dieci posizioni nell’est della Libia. È stato anche creato un centro di addestramento vicino a Bengasi, presumibilmente guidato da quattro russi che erano stati in passato responsabili delle operazioni in Siria.
Lo studio europeo evidenzia come l’aumento delle forze russe in Libia sia stato accompagnato da un nuovo approccio politico di Mosca, che ha intensificato i contatti con il governo di unità nazionale, mirando alla riconciliazione tra le fazioni in conflitto e alla riunificazione del Paese, e questo perché il legame con lo stato offre una prospettiva a lungo termine. In tal senso, mentre il Gruppo Wagner agiva in maniera relativamente indipendentemente, l’Africa Corps è completamente allineato con gli interessi dello Stato russo.