Il governo dello Zambia ha annunciato l’introduzione di una tassa sulle chiamate online, al fine di tutelare i lavoratori nel settore delle telecomunicazioni.
Lo ha annunciato lunedì il portavoce del governo, Dora Siliya, che citando i dati di una ricerca ha ricordato come l’80% dei cittadini utilizzi Whatsapp, Skype e Viber per effettuare chiamate a scapito degli operatori di telefonia mobile tradizionale, come Airtel, Zamtel and Mtn.
La nuova tassa, dell’ordine di 0.03 dollari al giorno, verrà addebitata attraverso gli operatori internet e di telefonia mobile.
Sono già numerose le proteste fra i cittadini zambiani, in particolare numerosi blogger e membri dell’opposizione zambiana che ritiene assurdo il provvedimento in quanto i cittadini pagano comunque gli operatori per acquistare i pacchetti di dati necessari alla connessione internet mobile.
Come riporta africanews, l’associazione The Bloggers of Zambia ha pubblicato un comunicato in cui chiede al governo del presidente Edgar Lungu di cancellare la tariffa che rappresenta una “violazione alla libertà di espressione, dell’accesso all’informazione e dei diritti dei media, oltre che dei diritti digitali”
Stando a delle indiscrezioni l’esecutivo di Lusaka sarebbe anche intenzionato a introdurre il Cyber Security and Cyber Crimes Bill, che dovrebbe aumentare i controlli sulle piattaforme elettroniche e i social media.
Misure simili sono già state prese anche in Uganda e Tanzania negli ultimi mesi scatenando anche lì numerose proteste.