Il Sud Sudan ha inviato migliaia di soldati nella contea di Nasir, nello Stato dell’Alto Nilo, per attuare una campagna di disarmo forzato, secondo diverse fonti.
L’intervento segue un’escalation di violenza a Nasir, dove le Forze di difesa popolare del Sud Sudan (Sspdf) si sono scontrate con i giovani locali. Mentre le Sspdf hanno confermato la morte di quattro dei loro soldati, il numero delle vittime tra i giovani armati rimane poco chiaro. Entrambe le parti si sono scambiate le colpe per la violenza.
Sabato, parlando a Malakal, il generale Johnson Olony Thubo, vice capo delle forze di difesa per la mobilitazione e il disarmo dell’Sspdf, si è rivolto ai soldati prima del loro dispiegamento a Nasir, respingendo le voci secondo cui l’operazione mirava a disarmare specifici gruppi etnici e affermando che il processo sarebbe stato graduale e sarebbe iniziato a Bahr el Ghazal prima di spostarsi nell’Upper Nile.
Nonostante queste rassicurazioni, fonti che hanno parlato con il Sudans Post affermano che i giovani armati si stanno mobilitando a Nasir, Ulang e in alcune parti del vicino Stato di Jonglei per resistere al disarmo pianificato. Le fonti, che hanno richiesto l’anonimato per motivi di sicurezza, hanno affermato che le tensioni sono elevate.
Reath Muoch Tang, membro del parlamento che rappresenta la contea di Nasir nel parlamento di transizione, ha condannato l’operazione militare, descrivendola come un atto di guerra contro i civili di Nasir piuttosto che uno sforzo di mantenimento della pace.
Il governo non ha risposto alla dichiarazione di Muoch e non è ancora chiaro quando inizierà ufficialmente il processo di disarmo a Nasir.