Sei giornalisti sono stati arrestati in Sud Sudan per la circolazione sui social network di un filmato che mostra il presidente Salva Kiir Mayardit urinarsi addosso durante un evento ufficiale, ha detto sabato il sindacato nazionale dei giornalisti. I sei, che lavorano per l’emittente statale, laSouth Sudan Broadcasting Corporation, sono “sospettati di sapere” come è stato diffuso il video, mai mandato in onda, ma subito diffuso con grandesui canali social, ha riferito a Reuters Patrick Oyet, presidente dell’Unione dei giornalisti del Sud Sudan.
Nel filmato in questione si vede una macchia scura prima sui pantaloni grigi del presidente e poi allargarsi per terra mentre lui si alza per l’inno nazionale nel corso di una cerimonia di inaugurazione di un nuovo tratto di strada.
Gli arresti corrispondono a “un modello di personale di sicurezza che ricorre alla detenzione arbitraria ogni volta che i funzionari ritengono che la copertura sia sfavorevole”, ha affermato il rappresentante del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) per l’Africa subsahariana, Muthoki Mumo, chiedendo il loro rilascio incondizionato.
I giornalisti detenuti sono i cameraman Joseph Oliver e Mustafa Osman, il montatore video Victor Lado, il collaboratore Jacob Benjamin, Cherbek Ruben e Joval Toombe dalla sala di controllo. “Siamo preoccupati perché sono rimasti in detenzione più a lungo di quanto dice la legge”, ha aggiunto. Per legge, le autorità del Sud Sudan possono trattenere i sospetti solo per 24 ore prima di portarli davanti a un giudice.
Il ministro dell’Informazione del Sud Sudan Michael Makuei ha detto alla radio Voice of America che la gente dovrà aspettare per sapere perché i giornalisti sono stati arrestati. I gruppi per i diritti umani hanno spesso chiesto alle autorità del Sud Sudan di smettere di molestare e minacciare i giornalisti.
Kiir, ora 71enne, è diventato il primo presidente del Sud Sudan dal momento dell’indipendenza del Paese, nel 2011. I dubbi sullo stato di salute di Kiir erano nati già alcuni mesi fa, quando in un’occasione ufficiale il presidente non poté completare un discorso, ufficialmente per un calo di voce. In varie occasioni si è parlato di viaggi in Egitto o negli Emirati Arabi Uniti dove secondo indiscrezioni, sempre smentite, si sarebbe sottoposto a cure particolari. Funzionari governativi hanno ripetutamente smentito le voci circolate sui social media secondo cui non stava bene.