Senamile Masango, la prima scienziata nucleare nera del Sudafrica, è scomparsa prematuramente a soli trentasette anni. Lo riporta la Bbc, citando una nota del governo. Non sono note le cause del decesso. Soprannominata la “regina della scienza”, Masango ha lasciato un segno indelebile, distinguendosi non solo nel campo scientifico, ma anche come fonte di ispirazione e modello per le giovani donne.
“Il suo instancabile impegno nella promozione dell’educazione scientifica e dell’empowerment, in particolare tra le donne e le comunità svantaggiate, sarà profondamente rimpianto”, ha dichiarato il Dipartimento sudafricano per la Scienza, la Tecnologia e l’Innovazione.
Masango è stata una pioniera, la prima donna africana a unirsi a un team guidato da colleghi africani per condurre sperimentazioni presso l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN), il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo.
Un traguardo che ha dovuto conquistare con determinazione. La scienziata ha raccontato alla Bbc di aver subito trattamenti discriminatori in quanto donna nera e di aver dovuto dimostrare ancor di più di essere preparata. “La sfida più grande nella mia carriera è il colore della mia pelle. Se hai il mio aspetto, nessuno crede in te; devi dimostrare di sapere fare il tuo lavoro e di saper pensare!”, ha sottolineato. “Ci sono ancora pochissime donne nere scienziate. Questo significa che donne come me devono lavorare il doppio per dimostrare il proprio valore”, diceva.
Nata nel 1987 nel villaggio rurale di Nongoma, KwaZulu-Natal, la passione per la scienza si accese in lei già a undici anni, quando un insegnante le parlò per la prima volta dello spazio e degli astronauti. Laureatasi in Fisica all’Università di Zululand, successivamente ha conseguito un master in fisica nucleare presso l’Università del Capo Occidentale, laureandosi con lode.
Uno dei suoi più grandi obiettivi è sempre stato quello di ispirare le giovani donne ad intraprendere studi e carriere scientifiche e, per questo, ha fondato un’associazione che se ne occupa. “Le ragazze vengono scoraggiate fin da piccole dallo studio delle materie scientifiche; questa è la causa principale della carenza di donne nel settore nucleare”, affermava.
Tra i vari riconoscimenti, Masango è stata nominata nel 2019 tra le scienziate nere di maggior successo in Sudafrica sotto i 35 anni ed è stata inserita nella lista 200 Young South Africans in Science and Technology del Mail & Guardian.
Nel 2022, ha ricevuto il prestigioso International Women in Science Award, come riconoscimento per il suo determinante impatto sulla comunità scientifica.