L’Alta corte di Pretoria ha ordinato al presidente sudafricano Jacob Zuma di consegnare alle opposizioni tutti i documenti riguardanti la rimozione del ministro delle Finanze Pravin Gordhan nel quadro del controverso rimpasto governativo dello scorso mese. Lo riporta il sito internet locale “Eyewitness”. Ai giudici del tribunale si era rivolta l’Alleanza democratica (Ad), il principale partito dell’opposizione, che sulla base del contestato licenziamento di Gordhan e del suo vice Mcebisi Jonas ha deciso di promuovere in parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del capo dello Stato. In particolare, a Zuma è stato chiesto di rendere pubblico il rapporto d’intelligence sulla base del quale lo stesso presidente ha affermato di aver assunto la decisione di rimuovere il ministro delle Finanze dal proprio incarico. Gli avvocati di Zuma si erano inizialmente opposti alla pubblicazione del documento, sottolineando che i rimpasti di governo rientrano tra le prerogative del capo dello Stato. La rimozione di Gordhan, oltre a costare al Sudafrica un declassamento a quota “spazzatura” del rating da parte di diverse agenzie internazionali, ha fatto perdere a Zuma il sostegno del principale sindacato del paese, Cosatu. Finora il presidente sudafricano ha rifiutato di rassegnare le dimissioni, affermando di voler portare avanti un “radicale processo di trasformazione dell’economia”. L’African national congress (Anc), il partito al potere dal 1994, ha inoltre confermato, almeno per il momento, il proprio appoggio nei confronti di Zuma.
(05/05/2017 Fonte: Agenzia Nova)
