Un cittadino svizzero, impegnato in un progetto umanitario finanziato dagli Stati Uniti, è stato arrestato in Burkina Faso. A riportarlo è la Reuters, precisando che la notizia è stata confermata dal Dipartimento federale degli Affari esteri (Dfae) della Svizzera. Il motivo dell’arresto non è stato immediatamente chiarito.
“Il Dfae è a conoscenza dell’arresto di un cittadino svizzero in Burkina Faso”, ha dichiarato il dipartimento in un comunicato citato da Reuters, che aggiunge di non essere riuscita a contattare immediatamente la giunta militare al potere in Burkina Faso per un commento sull’arresto.
Il Burkina Faso, situato nella regione sub-sahariana del Sahel, ha subito due colpi di Stato negli ultimi anni. I rapporti tra le autorità locali e le potenze occidentali sono diventati sempre più tesi. Lunedì, la Danimarca ha annunciato la chiusura delle sue ambasciate in Mali e Burkina Faso, dopo che il Mali aveva espulso l’ambasciatore svedese all’inizio del mese, in seguito a una disputa diplomatica.
Reuters riporta che un funzionario diplomatico straniero specializzato nelle questioni del Sahel ha riferito che il cittadino svizzero stava lavorando su un progetto umanitario finanziato dagli Stati Uniti in Niger e Burkina Faso come capo progetto per la organizzazione non governativa statunitense Winrock International. Inizialmente era stato arrestato e detenuto in Niger insieme a un cittadino britannico, ma entrambi sono stati poi rilasciati. Successivamente, il cittadino svizzero si è recato in Burkina Faso, dove è stato nuovamente arrestato e detenuto, ha riferito il funzionario.
Winrock International, che ha sedi negli Stati Uniti in Arkansas e Virginia, si occupa di sicurezza idrica e resilienza in Burkina Faso e Niger, secondo quanto riportato sul loro sito web. L’organizzazione non ha risposto alle richieste di commento.