Il leader dell’opposizione tanzaniana, Tundu Lissu del partito Chadema, è stato accusato di “tradimento” ed è questa la ragione del suo arresto durante una manifestazione da lui tenuta nel Sud del Paese due giorni fa. L’accusa, scrivono i media locali, è legata alla sua campagna nazionale per la riforma elettorale, che ha come slogan “Nessuna riforma, nessuna elezione”.
La Tanzania dovrebbe andare alle urne a ottobre e si prevede che Lissu sfiderà la presidente Samia Suluhu Hassan nella corsa presidenziale. Da settimane, Lissu porta avanti una campagna massiccia, con comizi e appuntamenti elettorali, durante la quale denuncia che non ci saranno elezioni libere e giuste se non saranno attuate riforme politiche, elettorali e costituzionali. Lissu chiede che sia modificata la composizione della Commissione elettorale, che secondo lui dovrebbe includere unicamente funzionari terzi e non nominati dall’attuale presidente. Le autorità hanno descritto questa campagna come “un’istigazione dell’opinione pubblica contro lo svolgimento delle elezioni generali”.
Lissu è stato arrestato da agenti di polizia in divisa. Durante le fasi dell’arresto, denuncia Chadema definendo “drammatico” il tutto, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e sparato proiettili veri per disperdere i manifestanti che cercavano di impedire che Lissu fosse portato via. Il politico aveva appena finito di parlare ad un comizio e mentre veniva arrestato la folla, radunatasi per ascoltarlo, scandiva gli slogan della sua campagna, “Nessuna riforma, nessuna elezione”. Brenda Rupia, direttrice della comunicazione del partito Chadema, ha dichiarato che l’arresto di Lissu “è un chiaro tentativo di mettere a tacere le voci dell’opposizione prima delle urne”.
Lissu è stato arrestato diverse volte in passato e viveva all’estero per ragioni di sicurezza. Tornato brevemente nel 2020 per candidarsi contro Magufuli alle elezioni di quell’anno, andò via dopo l’annuncio dei risultati, lamentando irregolarità. È tornato infine nel 2023, dopo i cambiamenti, annunciati ma mai introdotti veramente, dalla presidente Samia per concedere maggiore libertà all’opposizione.
Un’associazione di avvocati ha detto che l’arresto di Lissu e la repressione dei suoi sostenitori hanno costituito un abuso di potere e hanno dimostrato una mancanza di tolleranza politica. Il caso di tradimento di Lissu è stato rinviato al 24 aprile.