Un giovane artista zimbabwano andato in Italia a esibirsi scatena tra i compagni di teatro una competizione per provare che ognuno di loro è migliore dell’altro e più meritevole di andare in Europa per dimostrare le proprie capacità. Gli attori si accorgono poi che la performance più bella avviene quando recitano tutti insieme.
Questa è la storia che, con il titolo The New Africa, andrà in scena mercoledì 8 maggio e giovedì 9, alle ore 21, presso lo Spazio No’hma di Milano, un Teatro di Tutti e per Tutti (via Andrea Orcagna 2).
Si tratta di uno spettacolo teatrale che fa parte del Progetto Africa: le mille sfumature del continente dalla terra rossa, il ciclo di sei appuntamenti con la produzione teatrale africana promosso dallo Spazio-Teatro fondato da Teresa Pomodoro.
Sei prime visioni dal Mali, dal Kenya, dallo Zimbabwe, dallo Zambia, dal Senegal e dalla Nigeria tra spaccati di storia contemporanea, tradizioni e leggende. Una straordinaria possibilità per esplorare l’anima africana, tra scene di vita quotidiana e tradizioni antichissime. Un’occasione rara per entrare a contatto con la produzione teatrale del grande continente.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI:
The New Africa – Zimbabwe (8 e 9 maggio 2019)
The New Africa è un incontro tra musica, danza e poesia. La storia africana è ripercorsa attraverso la danza e la musica: il folklore e le canzoni tradizionali zimbabwane vengono spogliate della tradizionale anima africana e portate in scena con rinnovato vigore e ritmi travolgenti, quelli della cosiddetta New Africa.
Lune Kune Nga Ca – Everyone has something inside – Senegal (15 e 16 maggio 2019)
Il titolo significa, letteralmente, “Tutti hanno qualcosa dentro di sé”. È una riflessione sulla condizione socio-politica senegalese e sull’economia, che cerca di dare risposta alla domanda “chi mette i soldi?”.
Il tema è sviluppato attraverso il teatro e i movimenti di nove performer, come rappresentazione delle forme di democrazia partecipativa e interpretazione africana dell’uso di risorse collettive.
Le Baptême du Lionceau – Mali (29 e 30 maggio 2019)
Uno spettacolo di marionette maliane, ispirato a una fiaba dell’etnia Bambara: tutti gli animali sono invitati al battesimo del cucciolo del re della foresta. Per l’occasione, viene indetta una gara di ballo. Il vincitore è uno struzzo che chiederà di poter ripetere la sua performance, complicando tutto…
Uno spettacolo pieno di humour e poesia per scoprire il patrimonio di leggende un popolo.
Mashujaa wa Africa – Eroi d’Africa – Kenya (5 e 6 giugno 2019)
Un viaggio tra il mito e le figure eroiche kenyote: davanti allo sguardo degli spettatori si materializzano Mephoto, che aveva predetto la catastrofe ecologica odierna, la combattente Mekatilij, il Sansone africano Lwanda Magere e il presidente-bambino Caleb Onka che, con una canzone travolgente, racconta il suo programma per un Paese migliore. Una celebrazione attraverso i canti e le danze accompagnate dalle vibrazioni ipnotiche delle pelli di tamburo.
Sono invece già andati in scena:
Broods of any – Figli di nessuno – Zambia (13 e 14 marzo 2019)
Il debutto alla regia di Martin Chishimba, primo attore africano ammesso alla Scuola del Piccolo Teatro, vede in scena otto ragazzi di strada. Attraverso la macchina teatrale, raccontano la loro dura condizione di vita: le case fatte di scatoloni, la colla che sniffano, la guerra, la povertà estrema e l’Hiv. Una denuncia intensa delle contraddizioni della disgregata e soffocante società zambiana.
Eli Ohna – Land of the people – Nigeria (3 e 4 aprile 2019)
Sei performer di etnia Ikwerre raccontano la trasformazione dell’area del Delta del Niger, regione ricchissima di riserve di gas e petrolio, un tempo fertile e piena di risorse, in luogo degradato, sfruttato e in rovina. La storia di un Paese dalla cultura millenaria, stretta tra violenza del colonialismo e del neocolonialismo. Un ritratto drammatico tra schiavitù, guerra, indipendenza e petrolio.
No’hma, un Teatro di Tutti e per Tutti:
Lo Spazio-Teatro No’hma è stato fondato da Teresa Pomodoro, attrice, regista e drammaturga. Dal 2008, anno della sua scomparsa, è diretto da Livia Pomodoro, che, ispirandosi ai princìpi e alla “poetica” della sorella, ha rilanciato lo spazio, conferendogli un respiro internazionale.
Si tratta di un unicum nel panorama italiano e mondiale: è un teatro per tutti, a ingresso gratuito, indipendente, di frontiera, aperto a tematiche escluse dalla cultura di tradizione e al nuovo che matura in Italia e nel mondo. Uno spazio che concilia una dimensione artistica di qualità a temi legati all’inclusione della differenza, alla ricerca e all’incontro di realtà diverse.
Da ormai dieci anni la programmazione del No’hma include un prestigioso Premio Internazionale, il “Teatro Nudo di Teresa Pomodoro”, per un teatro in grado di rispondere alle urgenze del contemporaneo, che superi barriere sociali, geografiche e politiche.