«Thomas Sankara era una femminista», è il titolo di un’opera teatrale scritta dall’attrice londinese Shereener Browne che sarà messa in scena a Londra. «Più di 30 anni dopo la sua morte, Thomas Sankara continua a sedurci», ha scritto la Bbc sulla sua pagina Twitter evidenziando l’incredibile modernità dell’ex presidente del Burkina Faso, morto nel 1987 in un golpe promosso dalla Francia.
Quello del leader burkinabè è stato un percorso segnato dalla lotta per l’integrità della sua gente, ma anche per l’emancipazione della donna. Nel suo libro «L’emancipazione delle donne e la liberazione dell’Africa», pubblicato postumo nel Pathfinder Press, sosteneva la necessità di aiutare le donne vittime di marginalizzazione di ogni genere da parte degli uomini. «Un essere oppresso, troverà un altro essere da opprimere: sua moglie», era solito dire Sankara.
La lotta contro il sessismo, l’uguaglianza tra uomini e donne davanti alla legge e nelle istituzioni, la lotta contro i pregiudizi sessisti sono stati pilastri delle politiche di Sankara nel periodo in cui è stato al vertice dell’ex Alto Volta. Sankara sognava di creare un Paese che guardasse alla donna come una protagonista dello sviluppo umano ed economico del Paese, in un mondo segnato da secoli di maschilismo e masochismo.