Nel nord dell’Etiopia, in particolare nel Tigray, gli attacchi aerei hanno ucciso almeno 304 civili dalla fine di novembre a oggi. A denunciarlo è Michelle Bachelet, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Secondo la Bachelet, la situazione dei diritti e della sicurezza in Etiopia è “deteriorata in modo significativo” dalla fine di novembre e ha aggiunto che il suo ufficio ha “continuato a ricevere segnalazioni di violazioni dei diritti umani gravi e su vasta scala” nelle regioni di Afar, Amhara e Tigray.
La Bachelet, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha espresso particolare preoccupazione per il gran numero di attacchi aerei apparentemente effettuati dall’aviazione etiope, principalmente nel Tigray ma anche nell’Afar. Il suo ufficio ha registrato “304 vittime e 373 feriti a seguito di bombardamenti aerei durante il periodo di riferimento”.
Ha sottolineato però che attacchi a civili e a strutture civili sono stati effettuati anche da altre parti in conflitto. Le forze del Tigray, ha detto, hanno usato armi pesanti per attaccare diverse aree di Afar il 24 gennaio. “Fonti credibili indicano che ci sono state vittime civili”, ha aggiunto. Bachelet ha denunciato altre gravi violazioni commesse nel conflitto, iniziato nel novembre 2020 quando il primo ministro Abiy Ahmed ha inviato truppe nel Tigray dopo aver accusato il partito al governo della regione, il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), di attacchi ai campi dell’esercito federale.
Secondo le Nazioni Unite, la guerra ha ucciso migliaia di persone, ne ha costrette decine di migliaia a lasciare le proprie case per cercare rifugio altrove e e ha spinto centinaia di migliaia sull’orlo della carestia. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso allarme per numerose segnalazioni di stupri e violenze sessuali. Solo tra il 1 novembre e il 5 dicembre dello scorso anno, l’ufficio per i diritti delle Nazioni Unite ha ricevuto segnalazioni di “306 incidenti stupri da parte delle forze del Tigray nella regione di Amhara”, ha detto Bachelet.
Ha anche denunciato “gravi danni alle scuole e alle strutture sanitarie nelle regioni di Amhara e Afar a seguito delle azioni del governo contro le forze del Tigray”. Anche le forze tigrine hanno distrutto e saccheggiato le strutture sanitarie ad Amhara e Afar.
Michelle Bachelet ha affermato che gli attacchi e le violenze osservati nel nord dell’Etiopia “sollevano serie preoccupazioni ai sensi del diritto umanitario internazionale, che vieta di prendere di mira deliberatamente civili e oggetti civili”. Vieta anche “gli attacchi indiscriminati che colpiscono indistintamente oggetti militari e civili”.
“Le ostilità e l’insicurezza continuano a bloccare la consegna di forniture umanitarie nel Tigray – ha concluso -. Esorto tutte le parti a consentire l’accesso umanitario senza ostacoli alle aree colpite, comprese le forze di sicurezza regionali”.