La procura francese ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo nei confronti del colosso energetico TotalEnergies in relazione all’attacco jihadista avvenuto nel 2021 a Palma, nel nord del Mozambico. La decisione è stata presa nel fine settimana dalla procura di Nanterre, a ovest di Parigi, che ha avviato un’indagine anche per mancata assistenza a persone in pericolo.
Come precisano le agenzie internazionali, l’inchiesta fa seguito alla denuncia presentata nell’ottobre 2023 da tre sopravvissuti e quattro parenti delle vittime dell’attacco, che hanno accusato TotalEnergies di non aver garantito la sicurezza dei suoi subappaltatori prima dell’assalto. L’attacco, attribuito a miliziani legati allo Stato Islamico, causò decine di morti e costrinse migliaia di persone alla fuga. Secondo il governo mozambicano, le vittime furono circa 30, ma un’indagine indipendente del giornalista Alex Perry ha stimato 1.402 tra morti e dispersi, tra cui 55 contractor di Total.
I querelanti hanno accolto con favore l’apertura dell’inchiesta. Nicholas Alexander, un sudafricano sopravvissuto all’attacco, ha dichiarato ad Afp: “Temevamo che Total fosse troppo grande, troppo influente, troppo potente per essere indagata. Siamo molto felici che l’inchiesta sia stata avviata. Ora vogliamo solo un’indagine giudiziaria approfondita e risposte chiare”.
Secondo le accuse, TotalEnergies – che all’epoca operava sotto il nome di Total – non avrebbe adottato misure sufficienti per proteggere i suoi subappaltatori prima dell’assalto. Inoltre, la compagnia è accusata di aver rifiutato di fornire carburante a una società di sicurezza sudafricana che stava conducendo operazioni di soccorso in elicottero da un hotel assediato. A causa dell’esaurimento del carburante, il gruppo è stato costretto a interrompere i soccorsi, lasciando le persone intrappolate.
TotalEnergies, che detiene una quota del 26,5% nel progetto di gas naturale liquefatto (Lng) in Mozambico, ha dichiarato sabato che “coopererà pienamente con l’inchiesta” e ha precedentemente respinto con forza le accuse. La società ha affermato che “tutto il personale del progetto Lng e dei suoi contractor e subappaltatori era stato evacuato”, principalmente via mare, e che aveva fornito carburante per le operazioni di soccorso.
L’attacco di Palma portò all’intervento militare di forze provenienti da Ruanda e altri Paesi africani, che hanno successivamente aiutato il Mozambico a riprendere il controllo della provincia di Cabo Delgado.
Nonostante le controversie, TotalEnergies punta a rilanciare il progetto di estrazione del gas bloccato dal 2021. La scorsa settimana, la Banca di import-export degli Stati Uniti ha approvato un prestito di 4,7 miliardi di dollari per l’operazione. Diverse organizzazioni non governative hanno esortato i finanziatori europei e asiatici a non sostenere l’iniziativa, denunciando il progetto come “una bomba climatica associata a numerose violazioni dei diritti umani”.