I combattimenti di lotta senegalese riprendono ufficialmente oggi, martedì 1° aprile, dopo una sospensione durata sei settimane imposta il 18 febbraio, in seguito alla morte di uno spettatore in occasione di un evento. La decisione, riportata dai media locali, è stata annunciata al termine di un ciclo di riunioni tra il ministero dell’Interno, il ministero dello Sport e i principali attori della disciplina, che hanno concordato una serie di nuove misure per rafforzare la sicurezza durante le competizioni.
Pratica profondamente radicata nella cultura del Paese, la lotta tradizionale è lo sport più seguito in Senegal. L’interruzione degli incontri aveva suscitato forte preoccupazione tra promotori, lottatori e tifosi. La ripresa, accolta con grande sollievo, sarà accompagnata da nuove regole: ogni combattimento non potrà superare i 20 minuti; la capienza massima dell’Arène nationale di Pikine sarà ridotta da 22.000 a 20.000 spettatori per limitare il rischio di resse; e tutti gli incontri dovranno tenersi tra le 16:00 e le 18:30.
Secondo il presidente del Comitato nazionale di gestione della lotta, Malick Ngom, la scelta di concentrare gli eventi nelle ore diurne è finalizzata a migliorare il controllo dell’ordine pubblico: “È più facile per le forze dell’ordine garantire la sicurezza durante il giorno che in orario notturno”, ha spiegato.
I lottatori dovranno inoltre seguire percorsi prestabiliti dalle autorità per raggiungere l’arena, così da facilitare il monitoraggio e prevenire disordini legati agli spostamenti dei fan. Per i promotori, si tratta di una decisione fondamentale: molti avevano già investito risorse significative, stipulato contratti con sponsor, versato anticipi agli atleti e fissato date per gli eventi. La sospensione prolungata avrebbe compromesso la sostenibilità economica del settore.