Tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2022 sono state documentate in Mali circa 347 violazioni e abusi dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Lo ha reso noto la Missione delle Nazioni Unite in Mali (Minusma) in una nota pubblicata ieri.
Le violenze contro i civili sono state perpetrate principalmente dallo Stato Islamico nel Grande Sahara (Eigs), dal Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani (Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin – Jnim) e da altri gruppi simili, responsabili del 64% delle violazioni e degli abusi dei diritti umani documentati, secondo Minusma.
Dal punto di vista geografico, il maggior numero di violazioni e abusi dei diritti umani è stato registrato nelle regioni di Bandiagara (103), Gao (80) e Segou (46), seguite in particolare da Ménaka (43), Mopti (42), San (12), Douentza (9) e Timbuctù (8).