L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, l’austriaco Volker Türk, ha espresso preoccuapazione circa la possibilità di un peggioramento delle violenze contro la popolazione in Repubblica Centrafricana. Türk ha invitato tutte le parti a porre fine alle atrocità contro i civili nella Repubblica Centrafricana. Volker Türk è intervenuto nel fine settimana a un dialogo ad alto livello presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite in Svizzera, a cui ha partecipato il ministro centrafricano della Giustizia, dei diritti umani e del buon governo, Arnaud Djoubaye Abazene.
“È raro che un Paese con un bilancio così allarmante in materia di diritti umani sia così dimenticato dal resto del mondo. La popolazione della Repubblica Centrafricana sopporta una realtà quotidiana di imprevedibili scoppi di violenza, dove la paura è usata come un’arma, dove il grave trauma causato da anni di violenza è profondo”.
“L’Austria accoglie con favore gli sforzi di Bangui, tra cui la creazione di un nuovo gruppo dirigente per la Commissione nazionale per i diritti umani e le libertà fondamentali. Ma permangono lacune nel sistema giudiziario e l’impunità rimane diffusa”, ha detto.
In questo contesto, i minori di 14 anni, che rappresentano il 40% della popolazione centrafricana, sono a rischio. Sono stati allontanati dalla scuola, uccisi o mutilati da colpi d’arma da fuoco o da residui di esplosivo, oppure reclutati, sia che siano maschi che femmine.
La rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba, ha da parte sua puntato l’attenzione sulla fragilità dei più piccoli in un tale contesto: “I gruppi armati usano i bambini per ingrossare le loro fila durante gli scontri. Sono anche preoccupata che i bambini vengano utilizzati dalle forze armate nazionali e da altro personale di sicurezza per presidiare i posti di blocco o per svolgere commissioni”.
Il ministro della Giustizia centrafricano ha ribadito l’impegno del governo a garantire la protezione dei diritti dei bambini e a combattere il loro reclutamento, affermando che dal 2014 più di 15.000 sono stati consegnati ai servizi di reinserimento.
La divisione diritti umani della Minusca ha documentato 1.300 vittime dei diritti umani nell’ultimo trimestre del 2022, più del doppio (534) rispetto al primo trimestre del 2022. Secondo le Nazioni Unite, più della metà (58%) di queste violazioni sono attribuibili alle forze di difesa e di sicurezza e ai loro alleati. Secondo Volker Türk, esse prendono di mira in particolare le comunità Fulani e musulmane, accusate o sospettate di complicità con i ribelli. I gruppi armati che hanno firmato l’accordo di pace sono responsabili del 35% delle violazioni dei diritti umani.